L'opinione di Arsène «A lungo termine giocare a porte chiuse potrebbe nuocere al calcio»

bfi

18.5.2020

Arsene Wenger, 70 anni
Arsene Wenger, 70 anni
Getty

Oggi collaboratore della FIFA, l'ex coach Arsène Wenger crede che giocare a calcio a porte chiuse potrebbe danneggiare lo stesso sport. 

La Bundesliga è il primo dei grandi campionati di calcio, e di sport in generale, ad essere ripartito - a porte chiuse - dopo la chiusura forzata a causa della pandemia. 

Il 70enne francese Arsène Wenger, ex allenatore e leggenda dell'Arsenal, collabora oggi con la FIFA in veste di consulente. Il nativo di Strasburgo mette in guardia le federazioni e i club, in quanto, secondo lui, giocare a porte chiuse potrebbe danneggiare l'universo del calcio, a lungo termine.  

In un'intervista rilasciata a beIN Sports Wenger ha detto: «Giocare le partite senza spettatori danneggerà lo spettacolo sul lungo termine? Sono convinto di sì».

Mentre la Bundesliga ha già fatto sapere che difficilmente i tifosi potranno tornare negli stadi prima della fine di questa stagione, la Premier League - più cauta - ha già messo in guardia in tifosi sulla possibilità di non poter ritornare allo stadio nemmeno nel corso della prossima stagione, almeno non fino a quando verrà trovato un vaccino per contrastare il coronavirus. 

Wenger concorda sul fatto che a corto termine giocare a porte chiuse è l'unica soluzione possibile, ma non più in là del termine di questa stagione agonistica. 

«Non possiamo assumerci questi grossi rischi da un punto di vista della salute, dobbiamo essere completamente sicuri» ha aggiunto colui ha diretto l'Arsenal per ben 22 anni. 

«Nessuno crede che da fine luglio potremmo riprendere normalmente in piena sicurezza».

Il club inglesi sperano intanto che il vaccino sia disponibile a partire da febbraio 2021 in quanto il governo inglese ha già ventilato l'idea che si potrebbe giocare senza pubblico fino al termine della prossima stagione, non prima dei campionati europei di calcio del 2021. 

Cinque sostituzioni

La FIFA, da parte sua, ha concesso ai club un massimo di cinque sostituzioni nel corso di una partita per arginare i problemi di affaticamento generati da un calendario che è diventato molto fitto e compresso.

«Alla FIFA abbiamo proposto di aumentare il numero di sostituzioni. Dovremo attendere di vedere un po' di partite per capire se questo espediente serve davvero», ha aggiunto Wenger. 

«I club minori non possono certo permettersi di giocare con gli stessi giocatori ogni tre giorni» ha concluso il 70enne. 

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