Candidatura Italia per Euro 2032 Ceferin:«Infrastrutture terribili per un paese di questo livello»

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26.5.2022

Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin 
Il presidente della Uefa Aleksander Ceferin 
KEYSTONE

In un'intervista concessa a Sky Sport il presidente della Uefa esorta l'Italia a metter mano ai propri stadi per

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In una lunga intervista concessa a Sky Sport il presidente della Uefa ha parlato della candidatura dell'Italia per ospitare i campionati europei di calcio del 2032, di Super League e Champions League.

A febbraio la Federcalcio italiana ha fatto il primo passo verso la candidatura a Euro 2032. L'ultimo grande torneo internazionale organizzato nel Bel Paese risale al 1990, quando fu il turno dei Mondiali, mentre addirittura, gli ultimi Europei italiani risalgono al 1980.

«Ho parlato molto con Gabriele (Gravina, n.d.r.) riguardo a questo tema (candidatura Euro 2032 n.d.r.). Penso che l'Italia sia una nazione che vive di calcio e respira calcio. E questa non è una dichiarazione diplomatica, ma lo dico perché lo vedo ogni giorno. Il problema per l'Italia è che la situazione a livello di infrastrutture è abbastanza terribile per un paese di calcio di questo livello» ha commentato il presidente della Uefa a Sky Sport.

«Sarebbe importante garantire un implemento delle risorse per permettere all'Italia di migliorare. Se non arriverà un aiuto dal governo italiano, garantendo che nuove infrastrutture vangano costruite, potrebbe essere un problema».

Molti grandi stadi italiani infatti, vivono una situazione di stallo da Italia '90, quando furono fatti degli interventi importanti, in alcuni casi anche affrettati e negligenti; il terzo anello del San Paolo di Napoli, per esempio, fu aggiunto proprio per la grande rassegna mondiale, ma da anni il settore superiore è chiuso per problemi di tenuta.

Il numero 1 del calcio europeo ha commentato pure la questione della Super League, che ha visto la Uefa attaccata da alcuni grandi club europei i quali hanno tentato di creare una nuova competizione a solo appannaggio delle potenti e ricche società del calcio continentale. Operazione arenata velocemente, anche se l'idea rimane nel cassetto di Real, Barcellona e Juventus.

«Prima di tutto quel progetto è stato tutto tranne che super ... ed è finito. E’ finito. Loro possono fare tutto quello che vogliono. Adesso è un affare loro. - ha detto Ceferin.

«Sono sicuro che sia sotto l’aspetto legale sia sotto quello morale, abbiamo ragione noi. Sono sicuro che vinceremo alla Corte di Giustizia. Loro utilizzano come tema chiave il fatto che l’UEFA ha il monopolio. E noi abbiamo risposto loro che la Uefa il monopolio non lo ha. Se vogliono, possono giocare in una loro competizione. Ad ogni modo, per me questo è un argomento chiuso. Magari qualcuno vuole insistere, ma c’è anche qualcuno che continua a insistere sul fatto che la terra sia piatta…e quindi…».

Premier League già Super League?

In una recente conferenza a Milano il presidente della Juventus e della ECA (European Club Association) Andrea Agnelli aveva asserito che la Premier League è già di per sè una 'Super League', «la Premier League attirerà lentamente tutti i talenti perché il talento va dove è meglio pagato. Di fatto abbiamo già una Super League».

Alla domanda se crede davvero la Premier League sia già distante dagli altri grandi campionati nazionali europei, tanto da diventare, come asserisce Agnelli, una specie di Super League, Aleksander Ceferin risponde convinto:

«Questo non è vero. Adesso ci sono 32 squadre che giocano la Champions League. Nel nuovo formato ci saranno 36 squadre coinvolte. Non ci saranno coefficienti, questo è chiaro. Non credo che le squadre inglesi saranno più rappresentate di quanto lo sono ora, ne sono certo. Avremo più squadre, ma non necessariamente più squadre inglesi».