La Juventus è sotto inchiesta. L'operazione denominata 'Prisma' dovrà stabilire se vi sono state delle malversazioni da parte del club, di alcuni grossi procuratori, mentre è uscito anche il nome di CR7.
Sono arrivate pesantissime, come un enorme macigno che rischia di travolgere tutto quello che incontra, rotolando verso valle. Parliamo delle accuse mosse al club più titolato d'Italia, la Juventus.
La Procura di Torino ha ufficialmente aperto un'inchiesta che coinvolge l'intero vertice bianconero, dal presidente Andrea Agnelli al suo vice Pavel Nedved.
Inizialmente l'indagine sembrasse dovesse focalizzarsi sull'emissione di fatture per operazioni inesistenti, bilanci gonfiati.
Il comunicato della Procura di Torino
«I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Torino, delegati alle indagini, sono stati incaricati di reperire documentazione ed altri elementi utili relativi ai bilanci societari approvati negli anni dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva (…) L’indagine, denominata «PRISMA», ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pooi di Magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai Sostituti Procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal Procuratore Aggiunto Marco Gianoglio, avvalendosi anche di attività tecniche di intercettazione di comunicazioni».
A difesa di tifosi e amanti del calcio
La Codacons (Coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori), in una nota ufficiale ha comunicato che «negli ultimi anni molte operazioni che hanno coinvolto il club bianconero avevano fatto storcere il naso agli appassionati di calcio ed agli opinionisti».
È proprio l'associazione a difesa dei consumatori, in questo caso tifosi e amanti del calcio, che elenca in modo succinto le accuse mosse alla società piemontese.
Le indagini riguardano «le plusvalenze nel calciomercato - 282 milioni in tre anni - e i compensi ai procuratori iscritti nei bilanci di tre stagioni sportive, da quella conclusa il 30 giugno 2019 all'ultima, terminata il 30 giugno di quest'anno. Sulla questione era già aperta un'indagine della Consob, la Commissione che vigila sulle società quotate, cominciata il 12 luglio scorso», aggiunge la Codacons.
Il ritorno del fantasma della 'B' e la revoca degli scudetti
Insomma, si tratta di accuse gravi riguardanti gli ultimi tre campionati, e se la Vecchia Signora avesse davvero tratto vantaggio sui suoi rivali con operazioni illecite, allora, potrebbe ritornare lo spettro della retrocessione in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti.
Perchè al di là delle trasgressioni individuali, il club non può sottrarsi alle sue responsabilità, riposte nelle figure di spicco che lo dirigono e amministrano.
«Presenteremo un esposto all'Antitrust ed alla Procura Federale chiedendo la retrocessione del club bianconero in Serie B e la revoca degli ultimi scudetti vinti con l'ombra di queste operazioni potenzialmente illecite», ha commentato il direttore di Codacons.
Sulla tratta di grossi procuratori
Ma l’indagine «Prisma» sembrerebbe davvero scoperchiare un vero e proprio vaso di Pandora che oltre ad alcuni dirigenti di spicco del club bianconero coinvolgerebbe anche degli agenti, intermediari, procuratori.
È riportato da «La Gazzetta dello Sport», che la procura starebbe lavorando anche su «prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle rispettive intermediazioni».
Da intercettazioni telefoniche emergerebbe il fondato sospetto che alcuni agenti siano stati pagati per delle operazioni di mercato inesistenti e che la Juventus abbia fatto uso ricorrente di intermediari o agenti «di fiducia», secondo quanto comunicato dalla Procura di Torino.
Secondo «Sportmediaset» tra gli agenti coinvolti ci sarebbero grossi nomi, tra i quali quelli di Jorge Mendes e Mino Raiola.
Sotto la lente anche CR7
Tra gli indagati, inoltre, ci sarebbe anche Cristiano Ronaldo, citato nel decreto di perquisizione in merito ai rapporti economici fra i campione portoghese e la Juventus.
Come riportato da «La Repubblica», la Procura di Torino sospetta che vi siano delle irregolarità nel contratto che ha legato CR7 ai piemontesi per tre stagioni, anche se per ora La Guardia di Finanza non avrebbe trovato nulla.
La Juventus prepara la difesa
Intanto, secondo il «Corriere dello Sport», John Elkann, presidente di Exor e dunque azionista di maggioranza della Juventus, avrebbe convocato un incontro con i legali della società bianconera per disegnare la strategia da adottare per affrontare l’inchiesta.
«Confidiamo di chiarire», ha comunicato finora il club più "scudettato" d'Italia.