Il Tottenham di Pochettino è riuscito nell'incredibile impresa di ribaltare una situazione davvero difficile, grazie allo spirito di squadra e alle tre reti del suo brasiliano.
«Ci abbiamo messo il cuore e... Luca Moura», ha commentato Christian Eriksen ai microfoni di BT Sport al termine della pazzesca gara di ritorno di semifinale giocata ad Ajax che ha spedito il suo Tottenham in finale di Champions League gettando la squadra di casa in una grande tristezza.
Già, perchè al termine del primo tempo l'Ajax era in vantaggio per 2 a 0 (3-0 il risultato complessivo), i tifosi olandesi erano in festa, quelli inglesi muti, qualcuno a casa ha pure rinunciato alla visione del secondo tempo preferendo un'ora in più di sonno ad un risultato finale che sembrava scontato.
Invece, Maurizio Pochettino ha buttato nella mischia il 34enne Fernando Llorente, i suoi giocatori hanno deciso in cuor loro di non voler terminare questo percorso di Champions League con una disfatta totale proprio nell'ultima gara e Lucas Moura si è ricordato di essere stato uno dei più brillanti brasiliani giunti in Europa.
Una, due e tre, le reti messe a segno dal brasiliano ieri sera ad Amsterdam; gol che hanno affondato la meravigliosa creatura di Erik ten Hag, quella capace di sminuire Bayern, Real Madrid e Juventus, nell'ordine.
«È stata la miglior partita della mia vita», ha pronunciato il 26enne nativo di Sao Paolo.
Pochettino in ginocchio dopo dopo il 'miracolo' di Ajax
«Il miei giocatori sono degli eroi - ha commentato commosso il tecnico argentino al Tottenham dal 2014 - lo dicevo da un anno che si tratta di un gruppo di eroi».
«Ringrazio tutti coloro che hanno creduto in noi. Descrivere ciò che provo è veramente difficile», ha continuato il tecnico degli Spurs.
Un gruppo unito che ha dimostrato di crederci fino alla fine, anche quando sotto di tre reti sembrava veramente difficile sperare in una rimonta, tenuto conto anche della brillantezza del gioco dei lancieri di Amsterdam.
Invece ci hanno pesanto gli eroi in campo e «Lucas Moura, che è stato un supereroe», ha concluso il caoch argentino.
Moura, il supereroe che sa quanto il gruppo e il divino siano determinanti
«Abbiamo dato tutto e ci meritiamo questo momento, - ha commentato ancora Lucas Moura ai microfoni del dopo partita - ce lo meritiamo come famiglia. È impossibile da spiegare, è un grande dono di Dio che voglio condividere con i miei compagni di squadra, i miei amici e la mia famiglia».
Moura ricorda il fatto che il Tottenham non è mai stato indicato quale una possibile finalista, tantomeno dopo l'assenza di Kane e Aurier.
«Se non fosse per i miei compagni io non avrei potuto fare ciò che ho fatto - ha continuato il brasiliano - ciascuno ha lavorato molto duramente. Giocare qui contro questo Ajax è stato veramente difficile, ma io ho sempre creduto nella forza della nostra squadra. Dobbiamo lottare sempre come abbiamo fatto questa sera...».
Il Liverpool di Klopp è avvisato.
La finale che si giocherà il 1° giungo al Wanda Metropolitiano si preannuncia una grande battaglia tra sudditi della Regina, gli ultimi rimasti in corsa per la conquista della coppa dalle grandi orecchie.