Dopo la grande euforia per il successo di Manchester contro i primi della classe il Tottenham inciampa con il Burnley, ciò che porta il coach italiano a mettersi in serio dubbio.
Clamoroso tonfo del Tottenham nel recupero della 13esima giornata di Premier: una rete di testa di Mee, sugli sviluppi di un calcio di punizione, stende gli Spurs di Conte cancellando l'euforia per il successo di sabato scorso a Manchester contro il City. Il Burnley, 18esima forza del campionato vince la sfida per 1-0.
Un ko che mostra un volto poco conosciuto di Antonio Conte, quello di chi mostra le sue fragilità: «Quattro sconfitte nelle ultime cinque, questa è la realtà. Nessuno merita una situazione del genere - ha detto l'ex tecnico dell'Inter nella conferenza stampa dopo partita - non è normale per me».
Gli Spurs si trovano a 7 lunghezze di distanza dalla zona Champions, obiettivo minimo per il club londinese, nonostante il massimo campionato inglese sia estremamente competitivo e difficile.
«Devo parlare con il club, forse non sono abbastanza bravo. Il Tottenham mi ha chiamato per cambiare le cose, sto facendo di tutto ed evidentemente non è abbastanza».
Conte, che ha un contratto con il Tottenham valido fino a giugno 2023, ha pure detto che un «buon salario», per una persona «ambiziosa» come lui non è sufficiente per rimanere alla guida di una squadra.
«Al momento, per come stanno le cose, potremmo finire in decima, 12esima, 13esima posizione. Potremmo finire allo stesso posto di quando sono arrivato. Il mio salario al momento non è giustificato».
Seguiranno ora dei colloqui con i vertici della società londinese, per capire se da entrambe le parti vi è ancora la disponibilità a continuare, la fiducia necessaria per andare a caccia di quella posizione che sia Conte che gli Spurs inseguono.