«Confermato» Ecco il discorso che racchiude il gioco di Motta, prossimo allenatore della Juve

bfi

12.6.2024

Thiago Motta a breve sarà ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus.
Thiago Motta a breve sarà ufficialmente il nuovo allenatore della Juventus.
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Secondo il guru dei trasferimenti Fabrizio Romano, la Juventus ufficializzerà a breve Thiago Motta quale nuovo allenatore. La firma dovrebbe già essere stata messa sul contratto. La filosofia del brasiliano risale ai tempi delle giovanili del PSG. Eccola.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Thiago Motta ha lasciato il Bologna dopo aver portato la squadra fino in Champions League.
  • Il tecnico brasiliano, secondo il guru dei trasferimenti Fabrizio Romano, ha già firmato per la Juve. A giorni dovrebbe arrivare l'ufficialità.
  • La filosofia del suo gioco è racchiusa nel discorso che fece ai giovani del PSG, quando fu loro allenatore: «Possiamo vincere o perdere partite, ma insieme».

L'annuncio ufficiale da parte della società dovrebbe arrivare a giorni, ma il giornalista Fabrizio Romano lo sa: Thiago Motta ha firmato per la Juventus. 

Il brasiliano, che ha lasciato il Bologna dopo aver portato la squadra fino in Champions League, secondo Romano ora si trova in Portogallo, dove metterà la firma che lo legherà al club bianconero fino al 2027.

Dopo l'era Allegri, la seconda, i tifosi della Juve si attendono un gioco spumeggiante e veloce, come quello messo in scena dal suo Bologna nella scorsa stagione.

Ma è dai tempi delle giovanili del PSG che nasce la filosofia di Motta l'allenatore, quando ai ragazzi della formazione parigina fece un discorso che ha fatto storia.

La filosofia «mottiana» nasce sulla panchina delle giovanili del PSG

«Ci sono diversi calciatori che sono passivi, che guardano gli altri e dicono ‹È colpa loro, non mia›. Io non permetto questa cosa, non scherzo su questo. Possiamo vincere o perdere partite, ma insieme.

«"Non è colpa mia, non è colpa degli altri". Quando si vince, vinciamo insieme. Quando si perde, perdiamo insieme. Anche io ho vissuto la vostra situazione e la conosco.»

«So cosa vuol dire, è normale che tra di voi ci sia competizione, ma dovete dare dimostrazioni sul campo. "Non metterò mai i miei compagni di squadra in difficoltà, mai. Con i gesti, passaggi e comunicazione". Se il compagno perde la palla non va bene dire: "Ha perso palla, non è un gran problema". Invece è un gran problema».

Ecco uno dei segreti della formazione emiliana, capace di conquistare un posto in Champions League, concedendo tre punti alla Juve (terza) e uno all'Atalanta, vincitrice dell'Europa League.

«Quando perdiamo palla, pressiamo, facciamo la transizione e solo dopo ci risistemiamo. Ma quando perdiamo palla non possiamo fermarci: se ci fermiamo, dopo dobbiamo correre di più. Siete d'accordo? Quando si recupera la palla, sono gli altri a essere stanchi e disorganizzati».

E come non trovarsi d'accordo, visti i risultati raggiunti a Bologna quest'anno e al PSG prima?

I tifosi bianconeri non possono quindi che iniziare a sognare...