La rivelazione Ecco la storia del bomber Raphinha, arrivato a un pelo dal vestire la maglia dell'Italia 

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6.5.2025 - 08:36

Raphinha, il cui nome di battesimo è Raphael Dias Belloli, ha la cittadinanza brasiliana e italiana, grazie al padre, Maninho, il quale possiede il passaporto del Bel Paese. 
Raphinha, il cui nome di battesimo è Raphael Dias Belloli, ha la cittadinanza brasiliana e italiana, grazie al padre, Maninho, il quale possiede il passaporto del Bel Paese. 
KEYSTONE

La stella del Barcellona, Raphinha, ha confermato che la Federcalcio italiana aveva tentato di farlo giocare per la nazionale azzurra, ma il passaporto, nel 2020, non arrivò in tempo...

Igor Sertori

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Raphinha, attaccante del Barcellona e della nazionale brasiliana, ha confermato le voci secondo cui la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) aveva cercato di farlo giocare per la nazionale azzurra.
  • Il 28enne ha doppia cittadinanza in quanto il padre, Maninho Belloli, possiede il passaporto italiano.
  • L'Italia lo voleva arruolare per gli Europei 2020, poi vinti proprio dalla nazionale allora allenata da Roberto Mancini.
  • Ma il processo tardò e il nativo di Porto Alegre venne convocato per debuttare con la nazionale brasiliana il 7 ottobre 2021, in una partita di qualificazione ai Mondiali contro il Venezuela.
  • Da allora Raphinha ha giocato 33 partite con la Seleçao, segnando 11 reti, ma soprattutto diventando un titolare dei penta campioni del mondo, che l'anno prossimo proveranno a riportare il titolo in Brasile, dove manca dal 2002. 

È un'ala capace di servire palloni ed effettuare cross precisi, ha la capacità di allungare le difese avversarie e sa agire efficacemente anche in spazi ristretti.

In stagione, sotto la guida di Hansi Flick, si è accentrato diventando a tutti gli effetti una seconda punta.

Con il Barcellona, specialmente in Champions League, è stato devastante: 12 reti in 13 match giocati. 

Barcellona – Inter 3:3

Barcellona – Inter 3:3

UEFA Champions League // Semifinale di andata // Saison 24/25

30.04.2025

Parliamo di Raphinha, oggi una delle stelle dei Blaugrana e della nazionale verdeoro.

Come riportato da «sportmediaset.it», il 28enne ha confermato le voci secondo cui la Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) aveva cercato di farlo giocare per la nazionale italiana.

Questa rivelazione è stata fatta durante un'intervista nel podcast «Isa Visita», dove l'attaccante ha spiegato quanto fosse vicino a vestire la maglia azzurra nel 2020. 

In occasione della gara di ritorno di semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona, il nativo di Porto Alegre, in Brasile, ha parlato del suo legame con l'Italia, dovuto al fatto che il padre, Maninho Belloli, possiede il passaporto italiano. Questo gli ha permesso di ottenere la doppia cittadinanza.

Tuttavia, sei anni fa, il passaporto italiano non è arrivato in tempo per permettergli di unirsi alla squadra italiana. 

«Ero pronto ad unirmi agli Azzurri»

Durante l'intervista con la giornalista Isabela Pagliari su YouTube ha dichiarato: «Ero pronto ad accettare la convocazione dell'Italia. Avrei fatto parte della squadra che ha vinto gli Europei. Era tutto pronto se non fosse stato per il passaporto che non è arrivato in tempo. Mi chiamavano sempre, in particolare Jorginho e lo staff aveva un progetto che mi aveva colpito».

Il sogno realizzato di giocare con la Seleçao

Nonostante ciò, il brasiliano ha sempre nutrito il sogno di giocare per la Seleçao, e alla fine è riuscito a realizzarlo.

Dopo aver perso l'opportunità di giocare con la maglia degli Azzurri, ha debuttato con la nazionale brasiliana il 7 ottobre 2021, in una partita di qualificazione ai Mondiali contro il Venezuela.

Da allora, ha collezionato 33 presenze e segnato 11 gol per la , diventando un titolare fisso in vista della Coppa del Mondo 2026 che si terrà negli Stati Uniti, Canada e Messico.

I penta campioni del mondo proveranno a riportare il titolo in Brasile, dove manca dal 2002, mentre all'Italia rimane un po' di amaro in bocca per un possibile asso che molto avrebbe fatto comodo a Luciano Spalletti. 

Il redattore ha scritto parte di questo articolo con l'aiuto dell'AI.