L'UEFA non intende cambiare i suoi piani per l'organizzazione di Euro2020 malgrado la diffusione della pandemia di coronavirus e l'accresciuto allarme per le diverse varianti della malattia.
«Per quanto riguarda l'Euro», inizialmente previsto per l'estate 2020 e riprogrammato dall'11 giugno all'11 luglio, «non è cambiato nulla», ha detto un portavoce della federazione europea. L'evento dovrebbe quindi toccare 12 città in 12 paesi. Entro marzo si deciderà tra varie opzioni di riempimento degli stadi, dal 100% dell'occupazione alle porte chiuse. Discorso analogo per le competizioni di club, come la CL.