Con addosso la maglia della Spagna numero 17, quanti i suoi anni, Ansu Fati ha abbattuto un record che reggeva da ben 95 anni segnando contro l'Ucraina.
Successe quasi un secolo fa, era un calcio d'altri tempi. Era il 1924 quando la nazionale svizzera incontrò la Spagna allo stadio Neufeld di Berna. Le Furie Rosse si mangiarono la nazionale rossocrociata grazie a tre reti del giovanissimo Juan Errazquin. Il ragazzino aveva 18 anni.
95 anni per abbattere il record di Errazquin
Ci sono voluti 95 anni per abbattere il record dell'attaccante spagnolo nato a Cordoba in Argentina nel 1906.
C'è riuscito Ansu Fati, che nella partita vinta dalla Spagna contro l'Ucraina per 4-0 ha messo a segno la terza rete della serata. Il match era valido per il neo-nato torneo denominato UEFA Nations League.
Fati, giocatore del Barcellona che ha 17 anni e 311 giorni è diventato così il più giovane giocatore a segnare per la Spagna, infrangendo un record che durava appunto da 95 anni.
Non nuovo a compiere delle imprese personali
Il giovanissimo Fati - non si è certo scoperto ieri - ha coronato con una rete un'esibizione sensazionale. Il 17enne non è comunque un novello in materia di 'record abbattuti': con il Barcellona, nel corso della scorsa stagione, Fati è diventato il più giovane realizzatore della Liga e della storia della Champions League.
«Anche se lo (Fati) conosco bene e non posso dire di non essere sorpreso - ha dichiarato il manager spagnolo Luis Enrique ai giornalisti dopo la partita - ha dimostrato tanto coraggio nel fare quello che ha fatto al secondo minuto, lasciando sul posto un avversario in modo così naturale».
La nascita di una stella e la tragica prematura scomparsa di un'altra
A differenza del suo predecessore Errazquin, Fati è arrivato in Europa dalla Guinea-Bissau quando era un bambino, mentre Errazquin, di origini basche ma nato in Sud America, giocò sempre con dei club argentini, giocando sei gare con la nazionale spagnola, che lo reclamò a gran voce. Errazquin giocò l'ultima partita con la maglia della Furie Rosse all'età di 24 anni, quando si ammalò improvvisamente di tubercolosi e morì, praticamente dimenticato dalla stampa spagnola.
Non è il caso di Ansu Fati, che gli spagnoli celebrano già come il prossimo Messi. Il ragazzo sembra comunque avere i piedi ben piantati a terra, come ha confermato il selezionatore della nazionale spagnola.
«A quest'età è facile che tutti gli elogi ti diano alla testa, ma lui è abbastanza maturo da sapere che la strada che sta prendendo in questo momento è quella che deve seguire per svilupparsi come giocatore», ha detto Enrique. «È umile e calmo, e sono sicuro che tutto questo frastuono mediatico non lo influenzerà».