Per la prima volta in 24 anni, solo club spagnolo, il Real Madrid, parteciperà agli ottavi di Champions League. Si tratta di una sconfitta per LaLiga, che ora sembra essere in ritardo rispetto alle rivali inglesi sia in termini sportivi che economici.
Con due partite contro club inglesi, la sesta e ultima giornata della fase a gironi è un ottimo modo per mostrare al calcio spagnolo i suoi limiti attuali. Mentre il Real Madrid - che mercoledì ospiterà il Celtic - è già sicuro di finire in uno dei primi due posti del Gruppo F, il Siviglia, che affronterà il Manchester City nella stessa serata, ha perso ogni speranza di raggiungere il prossimo turno della competizione.
Il Barça si consolerà con gli spareggi di Europa League, così come l'Atletico Madrid, a patto che Antoine Griezmann e compagni vinceranno martedì a Porto o se il Leverkusen dovesse cadere contro il Bruges.
L'ultima volta che un solo club de LaLiga ha superato la fase a gironi è stato nel 1998-1999. All'epoca, quando le squadre in gara erano 24, Barcellona e Athletic Bilbao rimasero a piedi, mentre il solo Real Madrid avanzò per poi venir eliminato ai quarti di finale dalla Dinamo Kiev.
«Il disastro del secolo?»
In questa stagione, il record negativo dei club spagnoli non è passato inosservato. Il quotidiano «El Mundo» l'ha addirittura definito il «disastro del secolo».
«È una coincidenza o un problema serio? Negli ultimi anni il calcio spagnolo ha nuotato in una zona grigia, fra dubbi sportivi e dubbi economici. I suoi club sono a un livello inferiore rispetto a dieci anni fa? Il dominio monetario della Premier League è temporaneo o durerà a lungo? Una parte della risposta l'abbiamo avuta mercoledì sera», ha commentato la scorsa settimana «El Mundo» dopo la quinta giornata di Champions.
Il risultato avrà conseguenze economiche - con un aumento del divario di entrate tra i club spagnoli - ma anche conseguenze sportive. Nell'indice UEFA, il divario tra la Spagna, seconda, e la Germania, terza, si sta riducendo inesorabilmente.
«Solo una delusione...»
«Se ci succede per cinque anni di fila...», ha detto Javier Tebas, il "diabolico" presidente de LaLiga, la scorsa settimana, senza riuscire a finire la frase. «Non dobbiamo allarmarci. È una delusione, non un disastro», ha valuto ribattere.
L'allenatore del Barcellona Xavi è d'accordo: «Ogni gruppo è diverso, bisogna analizzare ogni eliminazione separatamente. Anche la Juve è fuori... Quindi no, non credo che ci sia un problema con il calcio spagnolo», ha insistito. «Non si può dire che il livello della Liga si sia abbassato. Penso ancora che LaLiga sia alla pari con la Premier League», ha concluso l'ex centrocampista.