Dopo le dichiarazioni di Mbappé, le considerazioni in merito di Leonardo e le indagini a carico del presidente Al-Khelaifi, è ora l'ex procuratore di Verratti, Di Campli, ad accusare la dirigenza del club parigino.
Hai fretta? blue News riassume per te:
- L'ex procuratore del centrocampista Marco Verratti critica duramente il presidente del PSG, Nasser Al-Khelaifi.
- Secondo l'italiano i giocatori sarebbero prigionieri del club di proprietà di un fondo qatariota.
- Di Campli asserisce che l'emiro del Qatar e Al-Khelaifi «pensano che tutto sia 'acquistabile? e che possano conquistare il mondo solo con i soldi».
Messi se n'è andato, Mbappé è stato attaccato da Leonardo, Al-Khelaifi è indagato dalla Polizia francese e la bufera in casa PSG non finisce qui. Ma andiamo con ordine.
Il PSG non è riuscito a mettere le mani sulla Champions League. Leo Messi ha lasciato la capitale francese firmando con l'Inter-Miami di David Beckham, Kylian Mbappé ha detto che non prolungherà ulteriormente con i francesi. In tutta risposta, l'ex direttore sportivo del PSG, il brasiliano Leaonardo, ha detto che «Mbappé è stato a Parigi per sei anni e, in queste sei stagioni, cinque diversi club hanno vinto la Champions League (Real Madrid nel 2018 e nel 2022, Liverpool nel 2019, Bayern Monaco nel 2020, Chelsea nel 2021 e Manchester City nel 2023), nessuno dei quali aveva Mbappé tra le sue fila. Questo significa che è assolutamente possibile vincere questa competizione senza di lui».
Intanto, spunta la polizia nella villa francese del presidente del club, Nasser Al-Khelaifi. Secondo la DGSI, l'agenzia di sicurezza francese, un uomo algerino avrebbe immagini compromettenti di Al-Khelaifi con una donna. L'agenzia ha anche aggiunto di conversazioni tra l'ex segretario generale della FIFA Al-Khelaifi e l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani: al Qatar sarebbe stato assicurato il diritto di ospitare la prima Coppa del Mondo FIFA nel 2022.
Come se tutto ciò non bastasse per rendere ancor più calda la già rovente estate parigina, arriva anche Di Campli, ex procuratore di Marco Verratti, centrocampista italiano al PSG dal 2012.
Accuse pesantissime
In un'intervista per «Relevo», Di Campli ha dichiarato: «A Parigi i giocatori sono incarcerati. Non si fa mai quello che vogliono loro, ma solo ciò che decide il club. È una prigione e si fanno ricatti. L'attitudine del PSG è sempre stata questa».
Verratti tentò il trasferimento in Spagna al Barcellona, ma anche per questa operazione fallita l'ex procuratore ha attaccato il presidente del PSG: «Al Khelaifi mi disse che se avessi continuato a voler concludere l'operazione con il Barcellona Verratti mi avrebbe lasciato... e alla fine è successo. Sono sicuro che Marco ha avuto paura, non lo riconoscerà ma so che è così. Dal giorno in cui è arrivato è stato in carcere. Non puoi andare contro di loro; sennò si trasforma in qualcosa di personale».
Secondo Di Campli, l'allora presidente del Barça Bartomeu continuò a chiamare Al Khelaifi, che mai rispose al telefono. «La mia esperienza con loro è pessima, pessima. A loro interessano solo i soldi. È un club senza anima. Non li lasciano andare via perché l'emiro e Al Khelaifi pensano che tutto sia «acquistabile», che possano conquistare il mondo solo con i soldi. Ma si è già visto che non è possibile», ha concluso l'italiano.