L'UEFA ha annunciato che la finale del massimo torneo continentale per club, inizialmente in programma in Russia, è stata spostata nella capitale francese.
A causa dello scoppio della guerra, il comitato esecutivo dell’UEFA ha deciso ufficialmente venerdì mattina di spostare la finale di Champions League, prevista per il 28 maggio a San Pietroburgo, allo Stade de France di Parigi. Il cambiamento era nell’aria già da ieri, dopo l'inizio dell'invasione russa dell’Ucraina.
La Ville Lumière torna così ad ospitare una finale di Champions League dopo 16 anni. L'ultima risale infatti al 17 maggio 2006, quando il Barcellona di Frank Rijkaard sconfisse per 2-1 l'Arsenal di Arsène Wenger.
Il cambiamento della sede dell'ultima e più importante sfida della competizione europea a stagione in corso, è già capitato anche nelle ultime due stagioni, ma per motivi diversi. Nel 2020 e 2021 la finalissima era stata giocata in Portogallo, prima a Lisbona e poi a Porto, entrambe le volte spostandola dalla sede originale di Istanbul per motivi legati alla pandemia da Covid-19.
Inizialmente sembrava che San Pietroburgo dovesse essere sostituita da Wembley, in Inghilterra, ma visto che lo stadio londinese è già stato designato per la finale del 2024 la scelta è caduta su Parigi e il suo Stade de France.
La risposta del Cremlino
Il Cremlino definisce una «vergogna» la decisione di togliere a San Pietroburgo la finale di Champions League.