Renzetti e il nuovo Mister«La prima di Abascal? Affrettato dare giudizi ma sono deluso»
fon
17.4.2018
Alla vigilia dell'importante sfida del Tourbillon contro il Sion il presidente del Lugano Angelo Renzetti ha incontrato i media.
Intervistato dai colleghi di Tio.ch il presidente Renzetti non ha nascosto le preoccupazioni per il difficile periodo che sta vivendo il suo Lugano. «Ho sempre una sana preoccupazione, ognuno deve averla perché nulla è scontato - ha raccontato il près - penso che anche Grasshopper, Losanna, Sion e Thun siano un po' in ansia. È normale».
Dopo un'euforica prima parte di campionato, quando i bianconeri flirtavano con Europa League, dopo la pausa invernale la macchina si è inceppata. I giocatori, comandati da Pierluigi Tami fino alla scorsa settimana e in seguito dal nuovo mister Guillermo Abascal, non riescono più a trovare la strada della vittoria da ben sette partite. «È una questione psicologica, non ho dubbi - ha proseguito Renzetti - abbiamo visto con la Juve e la Roma cosa fa la testa: quando queste squadre hanno giocato a mente libera hanno fatto tre gol e rimontato Real Madrid e Barcellona. (...) Sono sicuro però che se sabato avessimo potuto schierare Gerndt e Bottani sarebbe stata tutta un'altra partita».
Sabato scorso a Cornaredo i bianconeri sono scesi in campo per la prima volta guidati dal nuovo giovane allenatore Guillermo Abascal, ex Chiasso. Nonostante il cambio sulla panchina Sabbatini e compagni sono sono riusciti ad andare oltre ad un 1-1 contro il Thun, uno degli avversari diretti che lotta per la salvezza... «Abascal sta guidando il Lugano da una settimana, sarebbe affrettato dare dei giudizi. Sono comunque molto deluso perché quella di sabato era una gara da vincere a tutti costi, invece abbiamo ancora una volta regalato punti, sbagliando atteggiamento e approccio alla gara», ha poi concluso Angelo Renzetti.