In un'intervista a Radio 1 Carlo Ancelotti ha parlato del suo rapporto con Napoli, della Serie A che è oggi più emozionante della Premier e del difficile rapporto di Sarri con i tifosi juventini.
Il suo Everton, ottava forza della Premier League, con 36 punti dista solo 5 lunghezze dalla quarta posizione occupata ora dal Chelsea, l'ultima valida per l'accesso alla Champions League.
Anzi, se il Manchester City dovrà rinunciare al massimo torneo continentale a causa del non rispettato del fair play finanziario, in tal caso si libererebbe un possibilità ulteriore per le squadre che inseguono, tra cui l'Everton di Ancelotti appunto.
Ai microfoni di «Radio Anch'io Sport», all'allenatore italiano vien chiesto di parlare - per la prima volta - della sua esperienza a Napoli, conclusasi con l'esonero lo scorso dicembre.
«Non avevo bisogno di essere rigenerato - racconta l'ex allenatore di Juventus, Bayern, Milan, Chelsea, PSG e Real Madrid - ero stato bene anche a Napoli ma siamo stati giudicati dai risultati che non erano stati all'altezza del valore della squadra».
Ancelotti vede il mezzo bicchiere pieno, per sé e per la sua ex società. «È stata una scelta giusta sia da parte della società che da parte mia, vado meglio io e va meglio il Napoli. Sono contento che si siano ripresi e che stiano andando bene».
«Napoli è una città da vivere»
«Napoli è stata una bella esperienza dal punto di vista lavorativo, ma è ormai una esperienza chiusa - ha continuato il tecnico oggi 60enne - Napoli è una città straordinaria che vale la pena vivere. Napoli mi aspetta per le vacanze».
La Serie A vede una lotta a tre al vertice: Juventus, Lazio e Inter. In Premier League invece, il primato del Liverpool non ha rivali.
«L'Inter ha investito molto, Eriksen per esempio è un ottimo giocatore. La Lazio ha trovato solidità e continuità e poi è una squadra fastidiosa. Immobile è in stato di grazia: tutto è possibile per la squadra di Inzaghi quest'anno. La Juventus dal canto suo ha lasciato qualche punto in più rispetto al passato, soprattutto per il cambio di allenatore. È un bene che ci sia competitività, la Serie A è più emozionante della Premier dove il Liverpool ha vinto tutte le partite tranne una».
L'amore dei tifosi? Un piccolo dettaglio
Ad Ancelotti vien chiesto di parlare del rapporto un poco gelido tra Maurizio Sarri e i tifosi della Juventus.
«È un piccolo dettaglio nella vita di un allenatore essere più o meno amati. Sarri sta facendo il suo lavoro, Klopp dice che la Juve è la favorita per la Champions ma penso che sarà una Champions molto più equilibrata rispetto al passato. Io credo che Sarri sta facendo il suo lavoro, di più è difficile chiedergli».
Non difficile immaginare che se la Juventus di Ronaldo, Dyabala e Higuain dovesse mancare l'appuntamento con lo scudetto, la Coppa Italia e anche la Champions, Sarri verrà allontanato, a favore di Guardiola forse, o magari chissà, dell'ex Carlo Ancelotti.