La replica del calcio russo «Lo sport dovrebbe costruire ponti, non bruciarli»

fon - dpa

1.3.2022

L'allenatore della nazionale russa Valeri Karpin non potrà portare i propri ragazzi ai Mondiali.
L'allenatore della nazionale russa Valeri Karpin non potrà portare i propri ragazzi ai Mondiali.
Keystone

La Federazione russa di calcio ha reagito con sgomento e forti critiche alla decisione della FIFA e dell'UEFA di sospendere le squadre russe da tutte le competizioni a causa dell'invasione in Ucraina.

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Questo viola «tutti gli standard e i principi della competizione internazionale» e «l'etica dello sport e del fair play», ha affermato la federazione calcistica russa in una dichiarazione pubblicata nelle ultime ore.

L'esclusione è «esplicitamente discriminatoria», e colpisce «un numero enorme di atleti, allenatori e preparatori, funzionari di club e squadre nazionali ma, soprattutto, milioni di tifosi russi e internazionali i cui interessi dovrebbero certamente essere una priorità per le organizzazioni sportive del mondo intero». L'organo di governo del calcio in Russia ha inoltre specificato di riservarsi il diritto di contestare la decisione della FIFA e dell'UEFA secondo il diritto sportivo internazionale.

La FIFA e la UEFA hanno deciso di sospendere la Russia da tutte le competizioni a causa dell'attacco russo all'Ucraina. Ciò significa che la Nazionale russa non avrà la possibilità di giocare i playoff per qualificarsi ai prossimi Mondiali. Inoltre il RB Lipsia si qualificherà automaticamente ai quarti di finale di Europa League, visto che la squadra tedesca avrebbe dovuto affrontare lo Spartak Mosca agli ottavi, società ora fuori dai giochi.

Le dichiarazioni dello Spartak Mosca

La reazione dello Spartak Mosca non si è fatta attendere: «Questa sentenza è legata alla posizione dell'organizzazione sui recenti eventi accaduti in Ucraina. La decisione dell'UEFA e della FIFA era prevedibile, ma è comunque molto fastidiosa. Purtroppo, gli sforzi fatti dal nostro club in Europa League sono stati cancellati per motivi che non hanno nulla a che vedere con questo sport».

«Lo Spartak conta milioni di tifosi, non solo in Russia ma in tutto il mondo. I nostri successi e i nostri fallimenti riuniscono persone di decine di paesi diversi. Noi crediamo che anche nei momenti più difficili, lo sport dovrebbe mirare a costruire ponti, non a bruciarli. Siamo costretti a sottostare ad una decisione con la quale non siamo d'accordo. Per ora, ci concentreremo sulle competizioni nazionali e speriamo in una rapida realizzazione della pace di cui tutti hanno bisogno», ha poi concluso il comunicato stampa il club moscovita.