L'Associazione svizzera dei calciatori (SAFP) propone la vaccinazione obbligatori per giocatori e staff: giocatori e presidenti esprimono le loro opinioni a riguardo.
La SAFP propone che tutti i giocatori, l'intero staff e tutti i dipendenti dello stadio siano vaccinati obbligatoriamente nell'ambito del concetto di protezione.
Ma come reagiscono gli interessati a queste richieste del sindacato dei giocatori?
«Non sono più così preoccupato per Coronavirus»
«Non sono più così preoccupato per Coronavirus» dice il portiere del Lugano Noam Baumann.
Altri calciatori si sono espressi con cautela o sono stati ripresi dal responsabile della comunicazione dei vari club.
Gli esperti in comunicazione hanno argomentato la loro posizione dicendo che i giocatori non sono le persone giuste per parlare di questo caso.
Insomma, come se i calciatori non fossero cittadini responsabili con il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni.
«I tifosi e i giocatori non dovrebbero essere soggetti alla vaccinazione obbligatoria»
«I tifosi e i giocatori non dovrebbero essere soggetti alla vaccinazione obbligatoria». Questa è la forte opinione di Mijat Maric, difensore del Lugano.
Maric ritiene infatti che medici, infermieri e pazienti ad alto rischio debbano essere vaccinati, ma che tale procedura non debba essere necessariamente applicata anche alle persone sane che conducono una vita 'normale'.
«Io sono per l'autodeterminazione. Anche chi non si vaccina dovrebbe essere ammesso allo stadio. Neanche noi giocatori dovremmo essere soggetti alla vaccinazione obbligatoria».
Mentre il direttore dell'YB, Michel Aebischer, ha detto di non aver ancora ricevuto informazioni concrete su come si procederà con le vaccinazioni.
Aebischer dice di non essere contrario alle vaccinazioni in linea di principio, ma avrebbe bisogno di saperne di più per poter dire qualcosa a proposito.
Cauto anche Kevin Fickentscher, portiere del FC Sion:
«Sappiamo ancora poco di questo vaccino. Non sappiamo come funziona, né quanto è sicuro»
Nonostante ciò anche Fickentscher, come Maric, crede che vaccinarsi debba essere una scelta individuale: «Penso che tutti dovrebbero poter decidere personalmente cosa vogliono fare, se farsi vaccinare o meno. La salute e la famiglia vengono prima dello sport. Non si dovrebbe permettere che lo sport ci costringa a fare qualcosa».
«Certamente chiederemo consiglio agli esperti»
«Discuteremo anche della questione delle vaccinazioni con i nostri giocatori, ma certamente chiederemo consiglio agli esperti». Questa la posizione di Matthias Hüppi, presidente del San Gallo.
La politica deve prendere decisioni più eque
«L'argomento è molto delicato - continua il numero 1 dei sangallesi - e non ci siamo ancora fatti un'opinione al riguardo. Quello che è chiaro è che stiamo facendo tutto il possibile per far rientrare i nostri tifosi nello stadio. Perché la questione della proporzionalità è una tema di discussione. Zero spettatori a San Gallo contro l'YB, ma un garage completo e scale mobili intasate in una giornata di shopping nello stesso periodo. Non si può certo continuare così a lungo termine».