Fermato dalla polizia belga a guidare in stato di ebrezza e successivamente al volante senza patente, domenica il centrocampista ne ha combinata un'altra. La dirigenza dell'Anversa ha così deciso di sospenderlo.
È nato in Belgio, calcisticamente è cresciuto nell'Anversa prima di partire per l'Italia, giovanissimo, dove in carriera ha vestito le maglie di Piacenza, Cagliari, Roma e Inter, prima di fare ritorno in Belgio, a 34 anni.
Un giocatore appariscente in campo per i suoi tatuaggi, per la capigliatura e per la grinta, tanto da guadagnarsi il soprannome di 'Ninja', Radja Nainggolan ha vestito per anni la maglia della nazionale belga, al fianco dei vari Mertens, De Bruyne, Lukaku e Hazard.
La recente notizia riguarda il fatto che lunedì il 34enne centrocampista è stato escluso dalla formazione del Royal Antwerp a causa di provvedimenti disciplinari.
Nainggolan non è nuovo comportamenti fuori dalle righe. Qualche settimana fa, all'ex giocatore della nazionale era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza. Alcuni giorni dopo, il 34enne si è trovato di nuovo nei guai con la polizia per aver guidato senza patente. Queste sono solo le ultime storie riguardanti il ribelle del calcio.
Domenica scorsa invece, in occasione della sfida contro lo Standard Liegi, Radja Nainggolan è stato filmato mentre utilizzava una sigaretta elettronica all'interno dello stadio di Sclessin.
Comportamento eccessivo per la dirigenza dell'Anversa, che ha così deciso di sospendere il suo giocatore. Sul suo account Instagram, il Ninja ha così risposto a questa sanzione. «Voglio dire che mi dispiace per quello che ho fatto. Ho sbagliato, ma sul momento non me n'ero reso conto. Il club ha preso una decisione che devo accettare, anche se la trovo un po' troppo pesante. Farò del mio meglio per guadagnarmi di nuovo la fiducia della società».
