Parole ferme dopo lo scandalo di Losanna"Nessun hooligan metterà mai più piede in questo stadio"
bfi
14.5.2018
"La sicurezza dei giocatori e dei tifosi tranquilli rimasti non era più assicurata"
Opposto al Thun, il Losanna si trovava sotto di due reti a zero quando è arrivata la notizia del vantaggio del Sion contro il San Gallo; risultati che condannavano la squadra vodese alla retrocessione. È successo così che alcune decine di sostenitori del Losanna hanno dapprima accesso dei fumogeni, scagliandosi in seguito contro il settore riservato ai tifosi della squadra ospite. Armati perloppiù di stanghe gli stessi hooligans hanno poi invaso il campo da gioco brandendo le loro armi prima di uscire dallo stadio sotto gli occhi increduli e impauriti di giocatori e tifosi. I giocatori delle due squadre, nel frattempo, si erano affrettati negli spogliatoi.
Sono bastati pochi minuti di discussione con i suoi assistenti per convincere l'arbitro Schärer ad interrompere la partita.
"La sicurezza dei giocatori e dei tifosi tranquilli rimasti non era più assicurata", ha spiegato così la sua decisione l'arbitro dell'incontro.
Sconcertato, il presidente del club vodese David Thomson ha commentato: "Questo è uno scandalo."
Dopo aver ripreso fiato, il garante del colosso britannico Ineos che con investe diversi soldi nel Lausanne Sport ha promesso di voler comunque "guardare avanti dopo questo bruttissimo momento". Assicurando inoltre che farà tutto il possibile "per trovare gli autori di tale scempio. Sotto la mia guida nessuno di essi metterà mai più piede in questo stadio."
La buona notizia per il Losanna arriva tramite le parole del vice-presidente Stefan Nellen. "Il nostro obiettivo è quello di risalire subito nella massima lega. Gli investitori continueranno a sostenere il club".