Accuse di razzismo Neymar: «Il mio unico rimpianto è di non aver colpito quell'idiota in faccia»

fon

14.9.2020

Álvaro González, sinistra, e Neymar non sono grandi amici.
Álvaro González, sinistra, e Neymar non sono grandi amici.
Getty

Il classico di Ligue 1 PSG-Marsiglia è terminato 0-1 dopo dieci minuti di recupero e cinque espulsioni. Neymar accusa un avversario di razzismo.

È conosciuto come uno dei più feroci derby d'Europa, e domenica sera PSG-Marsiglia è letteralmente esploso al 97esimo, dopo che si erano già avute le avvisaglie un po' per tutta la durata dell'incontro con i 12 cartellini gialli distrubuiti dal giudice di gara. Tutto inizia con una spinta di Neymar ai danni del difensore Álvaro González, e ben presto la situazione degenera e si trasforma in un parapiglia generale fra insulti, spunti e pugni. Il risultato? Rosso diretto per Kurzava del PSG e Amavi del Marsiglia e Paredes e Benedetto espulsi dopo aver ricevuto il secondo giallo.

In un secondo momento è però intervenuto il VAR, mostrando come anche Neymar avesse alzato le mani su Álvaro González. Anche il brasiliano ha così dovuto andare sotto la doccia in anticipo.

Poco prima di lasciare il campo Neymar ha accusato di razzismo Álvaro González, spiegando al quarto uomo di essere stato insultato con l'appellativo di "scimmia".

Poco dopo la fine dell'incontro Neymar ha rincarato la dose. «Il mio unico rimpianto è di non aver colpito quell'idiota in faccia», ha scritto il brasiliano su Twitter. «Per il VAR è facile vedere la mia "aggressione", ma ora vorrei vedere l'immagine del razzista che mi ha chiamato scimmia figlio di p*****a. Voglio proprio vedere!», ha voluto precisare poco dopo il 28enne di San Paolo.

Per i finalisti di Champions League si è trattata della seconda sconfitta in due partite dopo l'inizio del campionato. I parigini sono infatti stati sconfitti al debutto dai neopromossi del Lens dopodiché si sono dovuti arrendere domenica sera in casa anche contro l'OM.

Tornare alla home pageTorna agli sport