Le idee di Ceferin e Agnelli cambierebbero - e di molto - il format dell'odierna Champions League, promettendo più guadagni per tutti, tifosi esclusi.
Ricordate l'idea di introdurre una nuova competizione europea oltre alle già rodatissime Champions League e Europa League?
Ora, secondo il 'Bild', l'Uefa ne sta studiando un'altra: un cambiamento radicale per la Champions League, atto a massimizzare i ricavi, a partire dal 2022.
Ecco le idee (principali), discusse dal presidente dell'Uefa, Aleksander Ceferin e quello dell'Eca (European Club Association) Andrea Agnelli:
- Le partite di Champions League verrebbero giocate di sabato e di domenica. Questo significherebbe che le gare dei vari campionati europei, coincidenti con le settimane di Champions, verrebbero dirottate a metà settimana. Il numero di persone che può guardare le partite durante i fine settimana è potenzialmente più alto e di conseguenza i club intascherebbero di più per i diritti tv.
- La seconda novità riguardare la suddivisione delle squadre in gironi. Si parla sempre ancora di 32 club che verrebbero però suddivise in quattro gironi da otto squadre ciascuno, invece degli otto gironi a quattro squadre del format attuale. Motivo? Invece di sei partite a testa, ogni formazione ne giocherebbe quattordici, moltiplicando così enormemente gli incassi di tutti, tifosi esclusi.