Si chiama Ivan Gazidis ed è il nuovo AD del Milan. Con lui i rossoneri intendono ritornare grandissimi grazie a due primi progetti molto chiari.
Dopo la fantastica era berlusconiana e il poco convincente periodo cinese di Yonghong Li, a luglio il Milan è passato nelle mani dell'americana Elliott. Da lì sono stati riportati a 'casa' Paolo Maldini e Leonardo, inoltre è arrivato un volto nuovo, l'AD Ivan Gazidis.
Gazidis, nato in Sudafrica, è stato uno dei fondatori della MLS (Major Soccer League) negli Stati Uniti, prima di lavorare per l'Arsenal.
Uomo di calcio oltre che sagace e navigato uomo d'affari, Gazidis ha dei propositi chiari: uno stadio nuovo e un settore giovanile all'avanguardia.
Nuovo stadio
L'idea, che coincide con quella del Presidente Scaroni, non è quella di ammodernare lo stadio di San Siro ma bensì costruire un impianto che risponda perfettamente alle esigenze del moderno tifoso (cliente). Uno stadio che dovrà essere pieno ad ogni partita, condiviso con l'altra squadra di Milano. Già, perchè anche l'Inter ha le stesse ambizioni, stessa piazza e stesse risorse economiche e dunque perchè non sfruttare tale sinergia. Un progetto da far partire al più presto, cercando di aggirare le lungaggini burocratiche del Belpaese.
Settore giovanile a km 0
Come prima all'Arsenal, dove l'obiettivo era quello promuovere ogni stagione almeno un ragazzo dell’Academy alla prima squadra, Gazidis, grazie all'aiuto di Maldini e compagni, vuole potenziare l'accademia rossonera, in modo tale da sfornare sempre più professionisti locali ( a km 0 appunto) e evitare le enormi spese legate all'acquisto di campioni costosissimi. Una filosofia che si sposa con il Financial FairPlay imposto dalla Uefa.
Inoltre, da buon intenditore del mondo del calcio, Gazidis sembra aver fiutato che Milano e l'Italia sono sulla via del riscatto, dopo anni di decadenza sportiva: un risorgimento, durante il quale il Milan vuole giocare la parte del protagonista, per non perdere di vista la Juve e il resto del Mondo.