La partita di Champions League asiatica tra il Sepahan e l'Al-Ittihad di Benzema e Kanté non si è giocata. I sauditi hanno lasciato lo stadio prima di scendere in campo, per colpa del busto in bronzo di un generale iraniano.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Lunedì sera, una partita di Champions League asiatica tra il Sepahan e l'Al-Ittihad è stata annullata quando la squadra saudita ha deciso di non scendere in campo.
- La decisione è stata probabilmente influenzata dalla presenza di un busto del generale Ghassem Soleimani, una figura controversa, posato vicino all'entrata del campo.
- Si sono così enfatizzate le preesistenti tensioni politiche e religiose tra l'Iran e l'Arabia Saudita.
Lunedì sera l'atmosfera era straordinaria all'interno dello stadio Naqsh-e Jahan di Isfahan, in Iran. 60'000 gli spettatori che lo hanno gremito con i colori dei loro club: da una parte la formazione di casa, il Sepahan, dall'altra gli avversari dell'Al-Ittihad.
Tutti attendevano la sfida di Champions League asiatica. Molti tifosi iraniani hanno comperato il biglietto per vedere in azione le superstar della formazione saudita: Karim Benzema, Fabinho e N'Golo Kanté. Ma gli appassionati di calcio hanno atteso invano.
Già, perché la partita è stata annullata, in quanto gli ospiti non sono entrati in campo. La formazione dell'Al-Ittihad ha infatti lasciato lo stadio ancora pieno di gente in attesa, si è recata all'aeroporto ed è volata a casa, in Arabia Saudita.
La Confederazione calcistica asiatica (AFC) ha dichiarato in seguito che la partita è stata annullata a causa di «eventi imprevisti e inaspettati».
Ma cosa è successo?
Il busto del generale Soleimani
All'uscita del tunnel che porta i giocatori dagli spogliatoi al campo, troneggiava in bella vista il busto di un personaggio storico iraniano. Non si trattava di qualcuno legato al mondo del calcio però, ma di una raffigurazione del generale Ghassem Soleimani.
Il comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane, era considerato una delle figure più importanti nella lista del terrorismo degli Stati Uniti, insieme al capo di Al-Qaeda Osama bin-Laden e al leader dell'ISIS Abu Bakr al-Baghdadi.
Nel 2020, Soleimani è stato eliminato da un drone statunitense. Uccisione che ha causato non pochi problemi diplomatici tra i due Paesi. Il militare 66enne, inoltre, era una delle principali menti del regime dei Mullah di Teheran e uno dei confidenti della suprema guida politica e religiosa della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei.
Iran e Arabia Saudita, tensioni da anni
Le relazioni tra Iran e Arabia Saudita sono tese da molti anni. Il primo è un Paese a maggioranza sciita, mentre il secondo è sunnita. I conflitti tra le rispettive confessioni islamiche sono grandi.
Negli ultimi anni l'Arabia Saudita e l'Iran si sono imposti sanzioni in maniera reciproca. Soleimani era considerato un integralista nel conflitto.
Nel 2011 le sue Brigate Quds avrebbero tentato di assassinare l'ambasciatore dell'Arabia Saudita negli Stati Uniti. Per farlo, avrebbero ingaggiato un sicario di un cartello della droga messicano. Ma i piani sono stati scoperti anzitempo.
Non è risultato tanto strano dunque che il busto del generale, messo lì in faccia ai sauditi, abbia suscitato delle reazioni forti.
«Abbiamo chiesto di rimuovere il busto prima della partita»
Secondo i media, i funzionari sauditi si sono rifiutati di mandare in campo la loro squadra perché il busto di Soleimani è rimasto lì dov'era, anche dopo la loro proposta di farlo spostare.
Un rappresentante del club ha dichiarato all'agenzia di stampa AFP: «Abbiamo chiesto loro di rimuovere il busto prima della partita, ma non l'hanno fatto».
Mohammed Reza Saket, amministratore delegato del Sepahan, ha dichiarato alla televisione di Stato iraniana che la sua squadra «presenterà immediatamente un reclamo all'AFC», per l'incidente.
«La richiesta della squadra dell'Ittihad era al di fuori delle consuetudini sportive e contraria ai principi abituali», ha spiegato Saket, aggiungendo che dopo la posa del busto, lo stadio di Isfahan ha già ospitato decine di partite internazionali.