Fake news Ronaldo non convertirà i suoi hotel in ospedali

bfi

16.3.2020

Cristiano Ronaldo, 35 anni
Cristiano Ronaldo, 35 anni
Getty

La notizia riguardante la conversione in ospedali di alcuni hotel di proprietà di Cristiano Ronaldo è una notizia falsa.

In questo momento dove più di tutto è l'incertezza a farla da padrona, è l'entourage di Cristiano Ronaldo a far chiarezza in merito alla notizia che ha fatto il giro del web che parlava della decisione di Cristiano (al momento in quarantena volontaria nella sua isola di Madeira) di trasformare gli hotel di sua proprietà in Portogallo in ospedali per la battaglia alla pandemia.

La notizia riportava che le strutture di proprietà del giocatore della Juventus sarebbero dovute essere utilizzate in forma totalmente gratuita, con medici, infermieri e il resto del personale pagati da CR7.

Niente di tutto questo insomma.

Il campione portoghese - come molti altri sportivi - ha comunque postato un messaggio diretto di sostegno al personale medico e ai malati.

«Il mondo sta attraversando un momento di grossa difficoltà - ha scritto CR7 - che richiede la massima cura e attenzione da parte di tutti noi. Oggi vi parlo non come calciatore, ma come figlio, padre e essere umano preoccupato per gli ultimi avvenimenti che stanno colpendo il mondo. È importante che seguiamo i suggerimenti dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e quelli dei singoli governi su come affrontare questa situazione. Proteggere delle vite umane deve venir prima di qualsiasi altro interesse. Vorrei mandare i  miei pensieri a tutti coloro che hanno perso delle persone care, la mia solidarietà a coloro che stanno combattendo il virus, come il mio compagno di squadra Daniele Rugani, e a tutti coloro che lavorano nel settore della salute, i quali stanno mettendo a rischio le loro vite per salvarne delle altre».

Un messaggio molto apprezzato anche dalla OMS.

Non forse hotel convertiti in ospedali, ma sicuramente non si faranno attendere gli aiuti materiali da parte di Cristiano Ronaldo, che in questo momento di grave crisi internazionale non mancherà certo di usare il suo benessere a beneficio di chi ne ha ora più bisogno. 

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