Al termine della partita persa dalla sua Lazio contro la Salernitana Maurizio Sarri ha perso la pazienza, criticando l'operato degli arbitri.
Domenica sera dopo essere passata in vantaggio pochi minuti prima della pausa, e aver condotto le danze fino al 51esimo, la Lazio è caduta sotto i colpi della Salernitana. I biancocelesti avevano aperto le marcature con Zaccagni, per poi venire travolti nella ripresa dalle reti di Candreva, Fazio e Dia.
«È stata una Lazio diversa dal solito? Sì, ma solo dopo l'1-1. Prima invece abbiamo fatto una buona prestazione, dominando in lungo e in largo gli ultimi 20 minuti del primo tempo. La rete dell'1-1 però ci ha colti impreparati», ha commentato a caldo Mister Sarri ai microfoni di DAZN.
«Forse pesavamo di aver già vinto, e di conseguenza abbiamo reagito in modo molto confuso, abbiamo perso ogni equilibrio. È chiaro poi che l'arbitraggio non abbia contribuito a mantenere la serenità, bisognerebbe andare oltre a tutto», ha tenuto a precisare il 63enne.
«Giallo? Non era nemmeno fallo...»
Riguardo alla «malaugurata» decisione del giudice di gara Sarri si riferisce all'ammonizione di Milinkovic, che essendo diffidato dovrà di conseguenza saltare il derby romano del prossimo fine settimana. Il serbo, gettato nella mischia solamente al 64esimo proprio per evitare eventuali cartellini, si è visto sventolare un giallo dopo uno scontro con l'avversario Bronn.
«Non stiamo parlando di un intervento che non era da cartellino giallo, quello di Milinkovic non era nemmeno fallo. Sergej ha giocato la palla, è l'altro che è entrato in ritardo, lui non poteva fare altro che colpirlo», ha tuonato Sarri.
«Se dico quello che penso...»
«Se c'è un fallo, il fallo è di Bronn, non di Milinkovic - ha proseguito adirato il tecnico toscano - non ho parlato con l'arbitro ma con il quarto uomo, mi ha detto che stavano addirittura ricontrollando al VAR se ci fossero gli estremi per il rosso...».
Per poi concludere a effetto: «Sono 50 anni che frequento terreni di gioco e non avevo mai visto una cosa del genere. Ma lasciamo perdere, se dico quello che penso mi danno sei mesi di squalifica».
Nonostante la sconfitta la Lazio rimane al quarto posto in classifica grazie alla migliore differenza reti dell'Inter, salito pure a 24 punti dopo aver sconfitto la Sampdoria sabato sera.