Ricordi, certezze e aspettative di un ex «Aspetto con piacere di giocare contro la mia ex squadra. Siamo molto ambiziosi!»

bfi

18.2.2019

Xherdan Shaqiri guarda avanti alla sfida con il Bayern Monaco, la sua ex squadra
Xherdan Shaqiri guarda avanti alla sfida con il Bayern Monaco, la sua ex squadra
Keystone

Domani alle 21:00, il Liverpool di Shaqiri si giocherà la prima sfida degli ottavi di finale di Champions League opposto alla sua ex squadra. Lo svizzero attende l'evento con piacere, ricordando gli anni trascorsi in Baviera. 

Xherdan Shaqiri oggi gioca per il Liverpool, ma tra il 2012 e il 2015 lo svizzero aveva vestito la maglia del Bayern di Monaco, la squadra che affronterà domani all'Anfield, in una partita valida per continuare a giocare nell'Europa delle grandi squadre.  

«Sono molto contento di poter giocare contro la mia ex squadra, contro i miei ex compagni», racconta il 27enne nazionale svizzero a Liverpoolfc.com. 

Shaqiri fu venduto allo Stoke City nel luglio del 2015 per 12 milioni di sterline, mentre oggi ne vale venticinque. «Al Bayern ho trascorso un periodo bellissimo: vincemmo molti titoli, tra cui la Champions. Avevamo la miglior formazione che il Bayern ha mai avuto».

Il giocatore svizzero si è guadagnato la fiducia del tecnico dei Reds Jürgen Klopp, giocando 23 partite condite da sei reti. «Vincere tanti trofei con il Bayern fu straordinario: come dimenticare. Aspetto con ancor più piacere la gara di ritorno, quando potrò tornare a giocare all'Allianz Stadium».

Il Liverpool di Shaqiri ha guadagnato l'accesso ai sedicesimi di finale di Champions League, dietro il PSG ma davanti a Napoli e Stella Rossa di Belgrado. 

«Saranno due partite difficili contro il Bayern - continua Shaqiri - in quanto loro sono uno dei top team europei. Entrambe le squadre giocano in modo offensivo e dunque ci sarà da divertirsi».

Il numero 23 sa che lui e i suoi compagni dovranno giocare due partite quasi perfette per aver ragione del Bayern, «ma sappiamo anche che potremmo andare molto avanti nella competizione», conclude. 

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