Non c'è pace per la leggenda del calcio Sotto inchiesta anche lo psicologo e due infermieri

10.2.2021

Nei sogni e nella memoria della gente Maradona non morirà mai
Nei sogni e nella memoria della gente Maradona non morirà mai
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L'inchiesta sulla morte di Maradona aggiunge altri indagati, oltre al chirurgo e alla psichiatra che avevano in cura il leggendario e sfortunato ex numero 10. 

Aggiornamenti riguardanti l'inchiesta sulla morte di Diego Armando Maradona si susseguono quasi giornalmente. Se la vita de 'El Pibe de Oro' è sempre stata costernata di scoop e notizie forti, la sua morte non ha certo cessato la valanga di informazioni e indiscrezioni sul conto del giocatore più geniale e discusso della storia del calcio. 

Indagati anche lo psicologhi e gli infermieri

Uno psicologo e due infermieri, che si prendevano cura di Diego Armando Maradona prima della sua morte, sono stati aggiunti a una crescente indagine per omicidio colposo. 

Questo quanto rimbalza dai media argentini. 

Le tre persone appena indagate dovranno comparire davanti ai pubblici ministeri questa settimana.

Maradona è morto di un attacco di cuore fuori Buenos Aires il 25 novembre, settimane dopo aver subito un intervento chirurgico al cervello per un coagulo di sangue.

La sua psichiatra, Agustina Cosachov, e il cardiochirurgo, Leopoldo Luque, sono già sotto inchiesta: altri due professionisti che stavano curando Maradona prima della sua morte.

Gli investigatori stanno cercando di determinare se qualcuna delle cinque persone che avevano Maradona in cura sia stata in qualche modo negligente. Maradona soffriva di disturbi epatici, renali e cardiovascolari, ma non c'erano segni di consumo di alcol o narcotici, secondo la sua autopsia.

In concomitanza con l'avvio dell'indagine per omicidio colposo il dottor Luque disse già a novembre di aver fatto «tutto il possibile, fino all'impossibile» nei confronti di un paziente «ingestibile».

Un primo esame post-mortem condotto il giorno in cui Maradona è spirato aveva rilevato che l'ex calciatore aveva dei liquidi nei polmoni ed era affetto da un'insufficienza cardiaca acuta  - causata da una malattia dei muscoli del cuore - che rendeva più difficile pompare il sangue.

L'indagine sulla morte del calciatore più geniale e maledetto del calcio attende nuovi dettagli per aggiungere nuovi capitoli ad una storia che sempre più ha il sapore della leggenda. 

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