Ma cosa dice il regolamento? Strafalcione dell'Italia, che si distrae e subisce un gol su calcio d'angolo. Ecco i precedenti

ai-scrape

24.3.2025 - 10:18

Gianluigi Donnarumma, portiere del PSG e della Nazionale italiana, si dispera durante la partita contro la Germania.
Gianluigi Donnarumma, portiere del PSG e della Nazionale italiana, si dispera durante la partita contro la Germania.
KEYSTONE

Un gol sorprendente della Germania contro l'Italia ha sollevato domande sul regolamento dei calci d'angolo. Scopriamo cosa prevede la normativa e come, in passato, proprio Luciano Spalletti avesse usato una strategia simile.

Antonio Fontana

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Il gol del 2-0 nella partita di domenica sera fra Germania e Italia è stato un atto d'astuzia dei giocatori tedeschi. 
  • Kimmich ha battuto velocemente il calcio d'angolo, mentre la difesa dell'Italia era distratta.
  • Secondo il regolamento, non è necessario il fischio dell'arbitro per battere un corner.
  • Quand'era allenatore della Roma e dello Zenit, Luciano Spalletti ha più volte incitato i suoi giocatori a sorprendere gli avversari con questo tipo di calci d'angolo. 

Il portiere dell'Italia Gianluigi Donnarumma realizza un'eccellente parata e spedisce il pallone in calcio d'angolo. Qualcosa durante l'azione precedente però non gli è andata giù, quindi compie qualche passo verso l'arbitro Szymon Marciniak per protestare, lasciando la porta sguarnita.

Il gioco è fermo. Insieme al portiere, tutta la difesa azzurra è distratta e aspetta che i giocatori più alti della Germania si posizionino in area di rigore. 

Intanto, però, il raccattapalle ha già dato un pallone a Joshua Kimmich, incaricato della battuta del calcio d'angolo. Il giocatore del Bayern Monaco alza la testa: l'Italia è impegnata a protestare, mentre il suo compagno Jamal Musiala, al centro dell'area di rigore, lo sta guardando. 

Kimmich non esita, dà il pallone a Musiala che, a pochi metri dalla porta vuota, insacca il gol del 2-0.

La Germania esulta, l'Italia invece non può che riconoscere l'ingenuità commessa.

Cosa dice il regolamento? 

Secondo le regole, non è necessario il fischio dell'arbitro per battere un calcio d'angolo. La rete è stata quindi considerata valida, poiché il regolamento non richiede l'autorizzazione del direttore di gara per l'esecuzione del corner.

L'Italia si è fermata, aspettandosi che la Germania attendesse l'arrivo dei difensori per sfruttare al meglio l'occasione, ma i tedeschi hanno agito con astuzia.

Come scrive il portale «Sportface», una volta calciato e in movimento, il pallone è considerato in gioco. Pertanto, quanto accaduto al Westfalenstadion è perfettamente conforme alle regole.

Il fischio dell'arbitro diventa necessario solo se un avversario si trova a meno di 9,15 metri dall'arco d'angolo, oppure se il gioco è stato precedentemente interrotto per altri motivi.

I precedenti... usati da Spalletti

L'episodio ricorda una strategia già vista in passato. Prima ancora di Trent Alexander-Arnold nella celebre semifinale di Champions League fra Liverpool e Barcellona del 2019, era stato proprio l'attuale ct dell'Italia, Luciano Spalletti, a sfruttare un trucchetto simile.

Nel marzo 2008, durante una partita contro il Milan, la sua Roma tentò di eludere gli avversari in maniera insolita. David Pizarro finse di sistemare la palla, toccandola leggermente e segnalando al guardalinee che il pallone era in gioco. Successivamente, Rodrigo Taddei prese il controllo e, invece di crossare, puntò direttamente verso la porta, cogliendo di sorpresa la difesa del Milan.

Sebbene l'azione fosse regolare, l'arbitro interruppe il gioco, suscitando la reazione di Spalletti. L'allenatore aveva visto una simile tattica in un match tra Recreativo e Real Madrid e decise di portarla in Italia.

Nonostante il primo tentativo non andò a buon fine, Spalletti ripropose la strategia con successo nel 2011 con lo Zenit, segnando contro lo Young Boys.

Lo zampino di Caprari

Un altro episodio simile si verificò nella stessa stagione, quando la Roma segnò un gol rocambolesco contro il Palermo.

Al 13° minuto, un raccattapalle posizionò rapidamente il pallone sulla bandierina, permettendo a Taddei di crossare immediatamente per Amantino Mancini, che segnò sorprendendo la difesa avversaria.

Anche in questo caso, nonostante le polemiche, il gol fu considerato regolare, grazie anche all'astuzia del giovane raccattapalle Gianluca Caprari (che, ironia della sorte, qualche anno dopo vestirà la maglia della Roma).

Così come Caprari all'epoca era stato ringraziato dai giocatori della Roma, anche domenica Kimmich ha incontrato il giovane che gli ha subito passato il pallone in occasione del gol.

Il redattore ha scritto questo articolo con l'aiuto dell'IA.