Il centrocampista francese ha lasciato lo United per tornare a vestire la maglia della Juventus, compagine che aveva lasciato nel 2016. Ieri si è presentato per la prima conferenza stampa del nuovo ciclo.
«Sono molto contento di essere tornato, qua mi sento a casa. Avete visto come la gente mi ha accolto, un sogno per me: è stato il mio cuore a dire che era la decisione giusta». Così ha commentato il suo ritorno in bianconero Paul Pogba nella conferenza stampa di (ri)presentazione.
«I messaggi dei tifosi della Juve in questi anni mi hanno fatto piacere - ha proseguito il transalpino - ero concentrato a fare bene a Manchester, quando è finito l'anno ho pensato tanto di tornare e l'ho fatto».
«Anche quando ero in Inghilterra parlavo regolarmente con Allegri, ho sempre avuto un buon rapporto con lui. Abbiamo discusso anche prima che decidessi di tornare, ho avuto anni belli con lui ed era il momento giusto per rientrare a Torino, con la persona giusta», ha poi raccontato Pogba riguardo la relazione con l'allenatore Massimiliano Allegri, mister col quale aveva già lavorato dal 2014 al 2016, prima di partire in direzione della Premier League per vestire la maglia del Manchester United.
«Avevamo vinto per tanti anni, ed è stato strano vedere la Juventus faticare e non vincere alcun trofeo. D'altro canto il livello in Serie A è buono, non è facile vincere uno scudetto. Non lo è mai stato», ha in seguito analizzato Pogba gli ultimi anni privi di trofei della Vecchia Signora.
«Non vuoi tornare?»
A Torino Pogba non ritroverà l'ex compagno Paulo Dybala, che proprio negli ultimi mesi ha deciso di lasciare la Juventus per vivere una nuova avventura, probabilmente con la maglia dell'Inter. «Abbiamo parlato molto, è un buon amico. Ci siamo allenati insieme a Miami e gli ho detto: "Paulo, non hai voglia di tornare alla Juve così possiamo ancora giocare un po' assieme?"», ha scherzato il centrocampista, che nell'ultima stagione in Inghilterra ha giocato 27 partite realizzando 1 rete e fornendo 9 assist.
«Conosco la società e la sua cultura. Inoltre anche il mio cuore voleva che tornassi qui. Io posso dare la mentalità vincente ai giovani che ci sono adesso. Ora l'obiettivo è vincere uno scudetto. Non ho vinto nulla con il Manchester United negli ultimi due anni, quindi per me mettere le mani si di un trofeo è il primo obiettivo con la Juve», ha infine concluso il 29enne cresciuto nella periferia di Parigi, che sul prossimo futuro sembra avere le idee bene in chiaro.