È finita con un pareggio a reti inviolate l'attesa sfida tra Svizzera e Italia valida per le qualificazioni ai Mondiali, la 60esima tra le due Nazionali.
Nonostante le diverse assenze la squadra di Yakin è riuscita a tenere testa, pur soffrendo, ai campioni d'Europa.
Uno strepitoso Yann Sommer ha fatto la differenza con alcune parate decisive e la gioia negata a Jorginho su rigore all'inizio della ripresa. Il punto conquistato fa ben sperare gli elvetici per il prosieguo del cammino verso Qatar 2022.
Per gli Azzurri è il 36esimo risultato utile consecutivo, un record assoluto.
Sommer ancora una volta decisivo
Al St. Jakob-Park l'Italia si è resa per la prima volta pericolosa dopo 19esimo con Berardi, ripartito tutto solo in contropiede ma ipnotizzato da Sommer.
Gli ospiti si sono a lungo fatti preferire, mentre al 42esimo Akanji di testa non ha centrato lo specchio della porta. Sul finale di primo tempo altro intervento decisivo di Sommer, su conclusione diretta dalla bandierina di Insigne.
Nella ripresa il portiere ha poi salvato il risultato sul rigore provocato da Rodriguez - per un fallo su Berardi - fermando il tiro di Jorginho al 53esimo.
Nel finale la selezione rossocrociata ha invece sprecato alcuni spunti interessanti.
Murat Yakin: «Importante per la fiducia»
Murat Yakin è soddisfatto dopo il pareggio con l'Italia: «Abbiamo mostrato che possiamo giocare in modo solidale. Ognuno è dovuto arrivare ai propri limiti. Abbiamo avuto le nostre chance ma forse ci abbiamo creduto troppo poco».
«Era importante prendere fiducia - ha detto il commissario tecnico - contro l'Irlanda del Nord sarà un incontro completamente diverso e ci saranno sicuramente dei cambiamenti. Ma avremo ancora diverse gare».
Deluso invece Roberto Mancini: «La partita è stata dominata dall'Italia, ma se non fai gol rischi anche di perderla. Dovevamo essere più precisi e cinici, ma dobbiamo stare tranquilli».
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