L'estremo difensore della Juventus ha raccontato di come ha temuto per la sua vita durante la partita di Europa League contro lo Sporting dello scorso mese di aprile.
Hai fretta? blue News riassume per te:
- Nell'ultima difficoltosa stagione il portiere Wojciech Szczesny è stato uno dei migliori giocatori della Juventus.
- Nello scorso mese di aprile l'estremo difensore bianconero ha dovuto lasciare il campo durante una partita di Europa League a causa di un malore.
- Parlando recentemente ai microfoni di «Canal+ Polonia» Szczesny ha riferito di quanto abbia avuto «paura di morire» e che il dolore provato al petto era «orribile».
- Il portiere bianconero ha in programma di lasciare la Nazionale del suo paese nei prossimi anni. Con la Juventus il polacco è legato fino all'estate del 2025.
L'estremo difensore della Juventus si è aperto in un'intervista rilasciata a «Canal+ Polonia». Il 33enne ha raccontato di come vive la sua carriera di calciatore, non sempre facile, della paura avuta quando si è sentito male durante una partita di Europa League e dell'avvicinarsi della fine della sua carriera con la Nazionale.
«Durante una stagione trascorro un terzo del mio tempo da solo e non è una bella cosa per mio figlio e ovviamente per me. Una volta, mentre stavamo parlando di porre fine alla mia carriera, con la mia famiglia, mio figlio ci ha sentito e mi ha chiesto se passerò più tempo con lui dopo aver smesso. Io ho risposto di sì e mi lui mi ha chiesto se potessi ritirarmi subito: mi sono molto emozionato», ha raccontato il portiere della Juventus ai microfoni di «Canal+ Polonia».
Cresciuto nelle file dell'Arsenal, Szczesny era stato portato in Inghilterra da Arsène Wenger nel 2005 prelevato dalle giovanili del Legia Varsavia, poi il portiere polacco si è imposto come portiere titolare in Italia. Prima alla Roma, per poi passare alla corte della Vecchia Signora nel 2017.
Sempre uno dei migliori
Nonostante la travagliata stagione della Juventus, nell'ultimo anno Wojciech Szczesny è stato uno dei pochi punti fermi della sua squadra. L'ex pupillo di Wenger ha subito 40 reti in altrettante partite, lasciando in bianco gli attacchi avversari per ben 19 volte. 14 di esse in campionato, risultando al termine della stagione il secondo miglior portiere della Serie A alle spalle di Provedel della Lazio. A livello percentuale di partite giocate e clean sheet effettuati, il polacco si è issato a quota 53,6% contro il 55,3% del biancoceleste.
Ultimamente molto criticato anche dai propri tifosi, l'allenatore della Juventus Max Allegri è invece molto amato dai giocatori, cosa che ha confermato lo stesso Szczesny, definendolo addirittura un amico. «Lo rispetto perché è capace di dirmi cose che nessun altro farebbe, siamo anche vicini di casa da quando mi sono trasferito a Torino quindi direi che è un mio grande amico».
«Il dolore al petto era orribile»
Ritornando sullo spiacevole cambio forzato nella partita di Europa League contro lo Sporting Lisbona dello scorso mese di aprile il 33enne ha ribadito quanto per lui è stato un momento difficile.
«È stato spaventoso, pensavo davvero che stessi per morire - ha raccontato il polacco - dopo aver passato la palla a un difensore mi sentivo come se il mio cuore stesse per esplodere. Durante un calcio d'angolo ho detto a Milik che stavo male ma i giocatori dello Sporting avevano già ripreso il gioco».
«Il dolore al petto era orribile, fino a oggi non sappiamo ancora quale fosse la causa primaria, probabilmente problemi alla schiena o alla colonna vertebrale», ha puntualizzato il portiere.
Verso l'addio alla Nazionale
Nel suo curriculum Wojciech Szczesny può contare anche su una lunga esperienza con la maglia della Nazionale polacca. La prima selezione con la Polonia l'ha staccata nel 2005, da 19enne, quando vestita ancora la maglia dell'Arsenal. Nel frattempo il cerbero bianconero ha preso parte a 74 match con la Nazionale, sei delle quali in una Coppa del Mondo: due in Russia nel 2018 e quattro nei Mondiali più recenti in Qatar.
Tuttavia il capitolo Nazionale sembrerebbe arrivare al paragrafo finale. «Sì, è molto vicino, sto già giocando più a lungo del previsto. Smetterò quando sentirò di non poter dare il cento per cento, quindi voglio finire ad alto livello. Non lo annuncerò, lo terrò come sorpresa perché non voglio nessun addio», ha concluso il 33enne, il quale con la Vecchia Signora è ancora legato fino all'estate del 2025.