Fra alcolismo e insicurezzeWayne Rooney: «Bevevo per giorni, senza mia moglie sarei morto»
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27.9.2025 - 10:31
Wayne Rooney ha vestito la maglia del Manchester United per tredici anni.
KEYSTONE
Wayne Rooney, ex attaccante della Nazionale inglese, condivide la sua esperienza personale nel podcast di Rio Ferdinand, rivelando come sua moglie Coleen lo abbia aiutato a superare le difficoltà legate all'alcol.
«Se non fosse stato per lei, credo che non sarei qui oggi». È una confessione struggente quella che Wayne Rooney, noto ex attaccante del Manchester United e della Nazionale inglese, ha rivelato nel podcast «Rio Ferdinand Presents».
L'ex calciatore, oggi 39enne, ha raccontato di come la moglie Coleen sia stata una figura fondamentale nel gestire i suoi problemi con l'alcol, in quanto è stata proprio lei a mantenerlo sulla strada giusta: «Credo che se lei non fosse stata lì, sarei morto».
«Bevevo, segnavo e tornavo a bere»
Come riporta «Adnkronos», l'eccessivo consumo di alcolici ha accompagnato costantemente la carriera di Rooney, che cercava di bilanciare la vita professionale con il desiderio di divertirsi.
«Volevo uscire e godermi la vita con gli amici, ma ho superato il limite», ha spiegato.
«Ci sono stati momenti in cui bevevo per due giorni consecutivi, poi andavo agli allenamenti e nel fine settimana riuscivo comunque a segnare due gol. Ma poi tornavo a bere per altri due giorni».
Rooney ha raccontato al suo ex compagno di squadra come cercasse di nascondere i postumi delle sue bevute con collirio, gomme da masticare e dopobarba, prima di presentarsi agli allenamenti del Manchester United.
Accanto al desiderio di bere e divertirsi, ha sempre provato una dose di insicurezze. «Quando sei un calciatore, vivi in una bolla», ha spiegato l'ex nazionale inglese. «Dovresti essere un macho, che gioca e ha successo. Ma la verità è che molte volte sei vulnerabile».