Con inizio alle 21:00, live su blue Sport, potrete seguire la prima gara delle semifinali di Champions League: il Real Madrid di Zizou sfiderà in casa il Chelsea di Tuchel.
Il Real Madrid di Zinédine Zidane, in profonda crisi alcuni mesi fa - tanto da far pensare ad un licenziamento del tecnico francese - ora viaggia a vele spiegate sia in campionato che in Champions League: secondo posto ne La Liga, a due soli punti dall'Atletico e andata di semifinale di Champions contro il Chelsea.
Zidane: «Dobbiamo dare tutto e pensare che tutto è possibile»
«È una partita molto importante e vogliamo competere al meglio - ha dichiarato il coach degli spagnoli nella conferenza stampa alla vigilia della prima gara di semifinale contro i blues - sarà senza dubbio difficile perché il Chelsea è una squadra che attacca e difende bene; noi dobbiamo difendere con attenzione e attaccare con pericolosità. Ci sarà bisogno della nostra versione migliore».
Ancora in corsa su due fronti.
«Non scegliamo tra campionato e Champions, siamo ancora vivi in entrambe le competizioni - ha dichiarato un sorridente Zizou - abbiamo avuto molte difficoltà ma ci siamo risollevati. Ora dobbiamo però dare tutto in campo e pensare che tutto è ancora possibile».
«Non possiamo pensare che l'arbitro ci penalizzi»
Non poteva certo mancare una domanda sulle vicende legate alla Super League e alle possibili sanzioni della Uefa nei confronti dei club 'ribelli', tra cui anche il Real Madrid appunto.
«È assurdo pensare a sanzioni o a una possibile esclusione: credo che tutti vogliono vedere il Real Madrid in Champions. L'arbitro farà il suo lavoro e noi giocheremo la nostra partita. Se dovessimo pensare che tutto sarà contro di noi, combineremmo un bel pasticcio. Dobbiamo concentrarci sulla partita».
Hazard?
In merito alla formazione che scenderà in campo tra poche ore il tecnico francese ha annunciato il recupero di Kroos e l’assenza di Mendy, infine, ha provato a scuote Eden Hazard - ricordiamo che il belga ha giocato quest'anno solo 15 partite, mettendo a segno 3 reti, mentre l'anno scorso non andò meglio, tutto questo dopo l'incidente subito in Champions League nel 2020 in seguito ad uno scontro con Meunier- : «Non lo vedo in difficoltà, spero solo che cominci a girare. Siamo contenti che sia tornato, ci darà un grosso contributo».
Tuchel: «Servirà una partita perfetta»
Anche se il Chelsea non deve più competere per la conquista della Premier League - il Manchester City potrebbe solo perdere il titolo - i blues devono lottare eccome per centrare l'accesso alla Champions. Il Chelsea è momentaneamente quarto - ultimo posto disponibile - con tre punti di vantaggio sul West Ham e quattro sul Liverpool. In Champions quest'anno c'è ancora, eccome.
«Servirà una partita perfetta con i giocatori disposti a lavorare e soffrire insieme - ha detto Tuchel in conferenza stampa - questa gara arriva nel momento giusto, contro le migliori d'Europa abbiamo sempre fatto bene».
Certo, lo sa bene Tuchel, che servirà una partita di alto livello.
«Il Real ha talmente tanta qualità che potrebbe anche giocare in dieci, ma noi dovremo essere bravi a non abbassare l'attenzione nelle varie fasi di gioco».
Hazard?
«È un grande giocatore e se giocherà vorrà dimostrare qualcosa».
«I problemi politici non si risolvono in campo»
Anche Tuchel non poteva pensare di uscire dalla sala stampa senza una domanda che riguardasse la Super League.
«I problemi politici devono essere risolti senza toccare il campo e una competizione come questa», ha commentato il tecnico tedesco del Chelsea.
«Un proprietario di club a volte prende decisioni che non tutti condividono. A noi serve il sostegno dei nostri tifosi, li posso anche capire, ma non devono dubitare del nostro amore per il calcio. Abbiamo bisogno di loro per passare il turno».
«Non si aumenta la qualità ma solo la quantità»
Nations League, Mondiale per club, il nuovo possibile formato - ampliato - della Champions League, lo spettro della Super League... il tecnico del Chelsea ha le idee chiare a proposito e non evita la domanda.
«Per me cambia solo che ci saranno ancora più partite, e in questo contesto non è una cosa che mi piace. Penso che tutti gli allenatori e tutti i giocatori la pensino così. Queste riforme, come la Nations League o il nuovo Mondiale per club, non aumentano la qualità, ma solo la quantità di partite giocate. Non sono contento, ma non ho potere decisionale».