Il parlamento egiziano critica la propria federazione«A Grozny, troppe celebrità e politici hanno distratto i nostri giocatori»
fon
28.6.2018
In un Paese già fiaccato da ristrettezze economiche e da una crisi politica dilagante, l'eliminazione dell'Egitto dalla seconda fase della Coppa del Mondo ha generato un forte delusione, oltre che polemiche a dismisura.
Infatti, se il parlamento egiziano ha aperto un'inchiesta su possibili violazioni che avrebbero contribuito alla sconfitta della propria Nazionale, l'unico che sembra lenire un poco la frustrazione e la rabbia di un intero popolo e Mohamed Salah, che nonostante le non eccellenti prestazioni della campagna di Russia - ricordiamo che la sua presenza è rimasta in forse fino alla fine in seguito all'infortunio subito durante la finale di Champions League persa dal Liverpool - riceve un affetto incondizionato . Per mesi l'attaccante del Liverpool è stato al centro delle speranze dei faraoni, e non solo per le sue magnifiche prestazioni sui campi della Premier e Champions League.
In Egitto si parla spesso del suo impegno sociale e professionale oltre che del suo costante atteggiamento ottimista; Mohamed Salah è oggi uno dei pochi raggi di sole in un Paese che sta attraversando una crisi profonda e duratura.
Proprio per questi motivi l'inchiesta del parlamento egiziano vuole appurare quanto Salah sia stato distratto dalle apparizioni del leader Ceceno Ramzan Kadyrov, accusato di violazioni dei diritti umani. I parlamentari hanno perciò criticato la federcalcio egiziana per aver permesso al proprio attaccante di partecipare ad una cena ufficiale, durante la quale la stella del calcio egiziano è stato insignito della cittadinanza cecena per mano dello stesso Kadyrov.
Il parlamento de Il Cairo vuole inoltre vederci chiaro sul perché è stata scelta Grozny come base della nazionale egiziana, nonostante la lontananza dalle città dove erano pianificate le partite. Hotel del capoluogo ceceno che ha visto un viavai di celebrità e uomini di affari, che secondo i politici egiziani avrebbero distratto i giocatori della formazione guidata dall'argentino Hector Cuper.
Disturbato da tante polemiche, Salah avrebbe detto di pensare ad un ritiro dalla squadra nazionale in quanto il suo personaggio sarebbe stato usato per ragioni politiche.
Terminata la distrazione calcistica, per i 93 milioni di cittadini egiziani rimane ora da affrontare il costante aumento dei prezzi come misura di austerità introdotta dallo Stato per dare una spinta all'economia locale. «È abbastanza anormale che un evento sportivo si allarghi a tutti gli altri ambiti societari - si legge sul foglio indipendente Al-Shorouk - a meno che si tratti di una società senza più speranza». «Noi siamo Mo Salah», scandiscono molti egiziani. «Noi siamo anche l'Egitto», dovrebbe dire il Mondo intero.