Conseguenze dell'embargo USA per l'Iran Costretti a comperare le scarpe da gioco nei negozi di Mosca

bfi

14.6.2018

A caccia di scarpe per i negozi di Mosca dopo l'embargo deciso dagli Stati Uniti
A caccia di scarpe per i negozi di Mosca dopo l'embargo deciso dagli Stati Uniti
Keystone

A causa dell'embargo deciso da Trump i giocatori dell'Iran devono comperarsi le scarpe da calcio in Russia.

A due giorni dal calcio d'inizio del Mondiale russo, in seguito all'embargo commerciale deciso dal presidente americano Donald Trump nei confronti dell'Iran, la nazionale iraniana si è vista rifiutare la fornitura delle scarpe da gioco da parte dell'azienda statunitense Nike.

Come riportato dall'emittente britannica BBC i giocatori del ct Carlos Queiroz  hanno dovuto rifornirsi di scarpe in un negozio di articoli sportivi della capitale russa dove alloggeranno per tutta la durata della campagna mondiale.

"Le sanzioni decise dal governo Usa comportano che Nike, in quanto azienda statunitense, al momento non possa fornire le calzature ai giocatori della nazionale iraniana". Questo il comunicato diramato dal brand di Portland.

"Decisione ingiusta e dolorosa" ha commentato il ct portoghese della nazionale iraniana.

I problemi dell'abbigliamento di gioco riguardano solamente le scarpe, in quanto la divisa degli iraniani è fornita dalla tedesca Adidas.

L'Iran, che è inserito nel gruppo B, se la dovrà vedere con la Spagna, il Portogallo e il Marocco. Proprio contro i nordafricani la squadra di Queiroz esordirà venerdì a San Pietroburgo dando così inizio alla quinta avventura mondiale della propria storia calcistica. 

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