La Croazia, già finalista in Russia quattro anni fa, ha staccato il biglietto per la semifinale battendo il favoritissimo Brasile. Il gran condottiero dei balcanici è stato ancora una volta il 37enne Luka Modric.
La Croazia ha battuto il favorito Brasile raggiungendo le semifinali della Coppa del Mondo, vincendo 4-2 ai rigori dopo un'emozionante partita di ottavi terminata 1-1 alla fine dei tempi supplementari.
Nel primo tempo supplementare Neymar ha portato il Brasile in vantaggio, firmando una rete di grande qualità e dando l'impressione che le sorti del match fossero oramai decise. Invece, a pochi minuti dal triplice fischio finale, Bruno Petkovic ha rotto l'incantesimo segnando la rete dell'1:1. Poi, appunto, l'appendice dei rigori che ha sorriso ai croati.
I giocatori croati hanno messo in campo una gara esemplare dal punto di visto tattico ed emotivo, incluso il loro capitano, Luka Modric.
Luka Modric, l'«incredibile»
Il centrocampista della Croazia e del Real Madrid, con i suoi 37 anni, ha disputato una gara di grande qualità e quantità, ispirando e difendendo per 120 minuti - contro il Giappone, negli ottavi, è rimasto in campo per 105 minuti. Motivo per il quale sono giunti gli elogi di Zlatko Dalic, il suo coach.
«È incredibile quanto sia bravo a giocare. Non era stanco. Glielo abbiamo chiesto e lui era prontissimo. Questo è Luka Modric. Ha dimostrato di essere uno dei migliori giocatori al mondo».
Anche il terzino dello Stoccarda, Borna Sosa, ha sottolineato i meriti del capitano. «Spero che continui a giocare per noi per molto tempo. È qualcosa di molto speciale giocare in squadra con lui», ha detto Sosa.
Neymar, dal canto suo, ha lasciato il campo in lacrime, come molti dei suoi compagni. Lui, che di anni ne ha 30, avrà ancora la possibilità di partecipare ad un'edizione dei Mondiali. Luka Modric, invece con i suoi quasi 38 anni, difficilmente sarà in campo nel 2026: meglio guardarlo una volta ancora ... forse due.
