Xherdan Shaqiri ha di nuovo indossato la maglia della Nazionale contro la Spagna sabato. «È una sensazione molto bella essere di nuovo in squadra dopo un anno di assenza», ha detto in conferenza stampa.
Vladimir Petkovic, dal canto suo, è fiducioso alla vigilia della sfida di Nations League con la Germania.
«Dobbiamo essere realisti», ha detto il ct elvetico, «ma allo stesso tempo ottimisti. Realisti perché non siamo sul livello di spagnoli o tedeschi; ottimisti in quanto stiamo comunque facendo bene».
Petkovic non si è invece sbilanciato sull'utilizzo di Xherdan Shaqiri, tornato finalmente a vestire la maglia della Nazionale e sceso in campo per una buona mezz'ora sabato a Madrid. «Deciderò la formazione martedì mattina», ha detto, «comunque disporre di cinque cambi è una fortuna».
«Non ho mia avuto problemi mentali»
Quasi nessun altro calciatore in Svizzera polarizza le opinioni tanto quanto Xherdan Shaqiri. Non sorprende quindi che il suo ritorno in Nazionale dopo 16 mesi di assenza sia stato uno dei principali argomenti d'interesse durante la conferenza stampa.
Il 29enne giustifica la sua lunga assenza dalla Nazionale con i suoi infortuni. «Erano la ragione principale per le tante partite perse», ha detto. Non vuole sentir parlare di problemi di motivazione o di incomprensioni con l'allenatore Vladimir Petkovic - di cui alcuni giornali lo hanno accusato in passato: «Si è scritto tanto - tante cose inutili e sbagliate. Non ho mai avuto problemi mentali. L'impegno per la Nazionale è sempre stata una cosa che ho fatto col cuore. Continuerò a dare tutto per aiutare la squadra».
«È una domanda stupida»
Quando un giornalista gli chiede se ha ancora fiducia nel proprio corpo dopo tutti gli infortuni, Shaqiri scuote la testa. «Certo che ho fiducia nel mio corpo, altrimenti non sarei qui e non giocherei più a calcio. Quando esaurisci la fiducia, ti fermi. Quindi questa domanda è stupida e inutile.» Dopotutto, non ha mai sofferto di lesioni gravi, ma ha avuto principalmente problemi muscolari. «Sono felice di essere di nuovo in forma ora.»
Tornando sulla partita persa contro la Spagna Shaqiri ha aggiunto: «Volevo aiutare la squadra e mi sono sentito molto bene durante la partita». Ma «XS», entrato a Madrid al 60', non ha potuto impedire la sconfitta per 1-0 della Nazionale. Tuttavia, il suo ritorno ha posto fine alla telenovela della settimana scorsa, lui che martedì era risultato positivo al coronavirus, poi negativo mercoledì.
«Sono rimasto un po’ sorpreso di essere risultato positivo al test, perché avevo già avuto il virus, ha spiegato. In Inghilterra, siamo testati ogni settimana».
Quale futuro per «XS»?
L'Inghilterra e il Liverpool sono precisamente dove l'attaccante ha scelto di rimanere, nonostante un tempo di gioco irrisorio. «Ovviamente ci ho pensato durante l'estate, spiega. Ma ho scelto di restare al Liverpool, dove cercherò di ripetere le buone prestazioni che ero riuscito a fare».
La Nazionale gli può permettere di ritrovare un po' di fiducia, siccome ci si aspetta di vederlo in campo martedì contro la Germania, anche se Vladimir Petkovic non ha confermato che il vice-capitano partirà da titolare: «Il piano è di farlo giocare, ma non abbiamo deciso ancora per quanto tempo» ha detto il tecnico.
Shaqiri non vede i suoi sedici mesi di assenza come una messa in discussione del suo ruolo in Nazionale: «Non sono cambiato, dice. Ho una certa esperienza, faccio parte degli “habitués”. Cercherò di aiutare i giovani, perché penso che ogni giocatore della squadra svizzera debba assumersi le proprie responsabilità. Nonostante la mia assenza, sono rimasto lo stesso ». Anche in campo?