Riuniti oggi alla PostFinance Arena di Berna i vertici dell'hockey svizzero hanno deciso di apportare alcune modifiche alla prossima stagione di National League. Il prossimo campionato potrà infatti contare su una nuova formula pre-Playoff e non ci saranno relegazioni. Non è invece stata presa alcuna decisione sull'aumento degli stranieri schierabili. Noi ne abbiamo parlato con Morgan Samuelsson.
Buongiorno Morgan, cosa ne pensi della possibilità di aumentare il contingente di stranieri in National League?
Sarebbe una catastrofe per l'hockey svizzero. Non risolverebbe nulla, anzi creerebbe ulteriori problemi. Forse per un paio di anni si riuscirebbe a contenere i costi ma poi tutto diventerebbe più caro. Tutte le squadre cercherebbero di accaparrarsi otto stranieri di prim'ordine e a livello economico tutto esploderebbe verso l'alto.
Più di tutto sarebbe però un gigantesco passo indietro per la formazione dei giocatori elvetici. Per loro ci sarebbe molto meno spazio sul ghiaccio e ciò si tradurrebbe in un impoverimento dell'hockey svizzero. Aumentando il contingente di stranieri a otto ci sarebbero di conseguenza due complete squadre di svizzeri che vengono a mancare, perché gli stranieri ruberebbero il loro posto.
Ciò farebbe scattare un effetto domino che in quattro-sei anni porterebbe ad una diminuzione di giocatori elvetici in NHL e il peggioramento dei risultati della nazionale. Semplicemente l'hockey svizzero diventerebbe molto meno forte.
Per contenere i costi e mantenere un campionato equilibrato l'introduzione di una Salary Cup in stile NHL anche in Svizzera potrebbe aiutare?
Secondo me no. Prima di tutto sarebbe difficile da mettere in pratica a livello legale. Si dovrebbe operare con un ulteriore sorta di Gentleman Agreement, ma per quanto mi riguarda non servirebbe a molto. Anzi. Inserire un tetto massimo ai salari impedirebbe ai club di portare i migliori stranieri presenti sul mercato nel nostro campionato. A lungo andare gli svizzeri si troverebbero a giocare contro giocatori meno forti e le loro qualità invece di migliorare diminuirebbero, perchè messi di fronte a giocatori non di primo piano.
Cosa ne pensi della decisione di inserire una serie di pre-Playoff per le squadre dal settimo al decimo rango?
Per me non è un sistema molto attrattivo. Ciò dà un'ulteriore possibilità di qualificarsi ai Playoff anche alle squadre che non performano bene. Io non lo trovo positivo, tuttavia capisco che si voglia provare qualcosa di nuovo. Io seguo il campionato svedese, dove questa formula è in vigore da anni, e non lo trovo più interessante. Però, magari, in Svizzera sarebbe diverso; è giusto provare per un paio di anni e poi tirare le somme. Io dico, perché no?
Sull'abolizione della relegazione invece cosa ne pensi?
Fare della National League una lega chiusa sarebbe un grave errore. Reputo corretta la decisione di non relegare nessun club la prossima stagione a causa di questa crisi del coronavirus, ma per come la vedo io, chiudere in modo permanente la lega sarebbe uno sbaglio. Quattro-cinque squadre di Swiss League sono spinte dall'obiettivo di raggiungere la massima lega, eliminando questa possibilità il campionato perderebbe il senso di esistere e renderebbe tutto meno attrattivo anche in National League.
Immaginate se l'Ambrì o qualsiasi altra squadra si ritrovasse staccata all'ultimo posto della classifica a metà campionato. Chi andrebbe ancora allo stadio a sostenere i giocatori? Nessuno, perché comunque vadano le cose si sa che la squadra rimarrà nel massimo campionato. La National League diventerebbe meno attrattiva.
Per concludere... come valuti invece un aumento delle squadre in National League?
Secondo me portare la National League a 14 squadre sarebbe ottimo! Inizialmente ci sarebbero due squadre decisamente più deboli rispetto al resto, ma in quattro anni questo cambiamento permetterebbe di migliorare tutto il movimento dell'hockey svizzero. Questo perché molti più giocatori elvetici avrebbero la possibilità di giocare ad alti livelli. Il discorso è quello...
