Curioso episodio capitato in KHL che ha visto protagonista il coach dell'AK Baris Kazan, ex stella dell'Ambrì degli anni '90.
Onorato della panchina del team Bobrov, in occasione dell'All Star Game di KHL, Dmitri Kvartalnov si è reso protaginista di un episodio alquanto curioso e divertente.
Durante un time out, Dmitri Kvartalnov ha preso la lavagnetta tattica per mostrare degli schemi ai suoi giocatori che ascoltavano e guardavano attenti. Finita la presentazione il coach si è riposizionato, ha addentato un angolo di lavagnetta, lo ha strappato e ha consegnato la stessa al suo divertito e sbigottito assistente. Dopodiché ha iniziato a masticare sotto l'occhio della telecamera.
Che il 53enne abbia perso il lume della ragione all'improvviso? Che la rabbia sia stata tanta da fargli mordere qualunque cosa gli capitasse sotto mano?
Nulla di tutto questo.
La KHL sta imparando come far spettacolo e intrattenimento sportivo dai più esperti e navigati nordamericani della NHL.
Come si vede nell'immagine sottostante infatti, la lavagnetta non era altro che un pezzo di pane laminato con un foglio di carta commestibile.
Dmitri Kvartalnov è una vecchia conoscenza dell'hockey svizzero. Lo ricorderanno bene i tifosi dell'Ambrì quando negli anni '90, giocò e illuminò per tre stagioni le volte della Valascia. Allora sulla panchina dei leventinesi c'erano i connazionali Alexander Jakushev e Peter Malkov, mentre sul ghiaccio si parlava molto russo visto che oltre al citato Kvartalnov c'era un certo Igor Fedulov. Nell'autunno del 1994, a Fedulov e Kvartalnov fu affiancato l'incredibile Valeri Kamensky, che prima di essere proclamato una delle grandi stelle della NHL, passò da Ambrì giocando 12 partite e totalizzando 19 punti.
Dmitri Kvartalnov, da parte sua, non fu da meno: in 122 partite giocate con la maglia dell'Ambrì il russo mise a referto 179 punti.
Dopo l'apertura delle frontiere sovietiche, Kvartalnov tentò il sogno americano: in NHL giocò con la maglia dei Boston Bruins, prima di ritornare in Europa e giocare per Ambrì, Jokerit Helsinki, Klagenfurt, Mannheim e poi di nuovo in Russia, terminando la carriera al Khimik Voskresensk, a 43 anni, dove l'aveva cominciata .
Un'ultima curiosità: anche Valeri Kamenski, dopo tanti anni di NHL tornò in Russia per giocare le due ultime stagioni da professionista. Anche lui come Kvartalnov vestì la maglia del Khimik Voskresensk, la squadra nella quale era cresciuto.