Stasera, alla Gottardo Arena, andrà in scena il primo dei due derby di Play-In tra Ambrì e Lugano. Statistiche, numeri, video e altro dicono che il favorito è...
La prima edizione dei Play-In presenta un accoppiamento che tutti i tifosi di hockey ticinese e non solo avrebbero sempre desiderato - dimenticando il fatto che ci si poteva qualificare per il Playoff direttamente, senza passare per le sfide del purgatorio.
Ma tant'è, il dado è tratto, Lugano e Ambrì Piotta si giocheranno una doppia sfida per accedere direttamente alla serie finale. La perdente avrà ancora una possibilità per prendersi l'ultimo biglietto disponibile per i Playoff, sfidando la vincente della serie tra Servette e Bienne. Uno spauracchio non da niente.
Il formato breve, con una sola partita di andata e una di ritorno rende il tutto ancora più drammatico. Ma chi è il favorito?
Sulla base di alcun numeri e non solo, proveremo a dare delle risposte a questa domanda.
Derby stagionali, in parità
Le due ticinesi in stagione si sono incontrate 4 volte, due vittorie a testa.
Lugano - Ambrì Piotta 4-3 ai rigori
Ambrì Piotta - Lugano 5-4
Lugano - Ambrì Piotta 5-0
Ambrì Piotta - Lugano 2-1 all'overtime
Forma momentanea, Ambrì favorito
L'Ambrì ha vinto sette delle ultime dieci partite di Regular Season, delle quali quattro di fila per chiudere la stagione. Il Lugano invece ha vinto cinque delle ultime dieci partite e di recente ne ha perse tre di fila. Di conseguenza si deduce che i leventinesi arrivano ai Play-In con il vento in poppa.
Nei derby il Lugano è più pericoloso dell'Ambrì
Il Lugano ha avuto più successo nei duelli testa a testa finora disputati in questa stagione. Anche se il bilancio dei punti è pari, i bianconeri sono migliori in fatto di rete realizzate: 14 contro 10. Anche se bisogna dire che delle 14 reti, 5 sono state realizzate in un derby dove gli avversari non sono praticamente mai entrati in partita.
Occasioni concesse agli avversari: Lugano leggermente migliore
Quando si tratta di concedere il minor numero possibile di occasioni agli avversari, entrambe le squadre ticinesi si trovano nelle retrovie del campionato. Anche in questo caso però è la squadra di Gianinazzi è leggermente in vantaggio con 2,64 «occasioni nette da goal concesse agli avversari» per 60 minuti di hockey a cinque contro cinque, contro i 2,73 dell'Ambrì.
Juvonen più regolare, ma attenti a Koskinen
Il portiere dei biancoblù, Janne Juvonen, ha disputato un'ottima stagione fin qui. Il finlandese è stato spesso e volentieri una sicurezza per la compagine di Luca Cereda. Quando è stato chiamato a scendere sul ghiaccio anche Benjamin Conz ha saputo aiutare la squadra, totalizzando 2 shutout in 15 partite disputate.
In casa Lugano gli estremi difensori sono stati piuttosto altalenanti, nel complesso sia Niklas Schlegel che a Mikko Koskinen hanno mancato di regolarità. Tuttavia da quando il cerbero finlandese ha ritrovato i galloni di titolare si è fatto trovare pronto. Il Post Season è a ogni modo un'altra storia, e lo scorso anno Koskinen aveva disputato una serie di Pre Playoff e in seguito di Playoff davvero impressionante.
Entrambe deboli in inferiorità numerica
Nella stagione regolare in inferiorità numerica sia il Lugano che l'Ambrì sono stati tra le peggiori squadre di tutto il campionato. Entrambe le ticinesi hanno superato poco meno del 77% delle penalità senza subire gol.
In superiorità numerica l'Ambrì sovrasta i cugini
I biancoblù, invece, hanno potuto contare in un migliore Powerplay: 22,15% di successo contro il 16,57% dei cugini sottocenerini.
Il «Luca» con più esperienza è sulla panchina dei leventinesi
Entrambe le formazioni sono dirette in panchina da due ticinesi, entrambi fanno Luca di nome, e sono tutti e due relativamente giovani. Ma Cereda, il Luca di Ambrì, ha senza dubbio più esperienza. È già alla sua settima stagione da Head Coach, ha già giocato (e perso) una serie di Playoff, ha conquistato una Coppa Spengler e ha accumulato anche un poco di esperienza sulla panchina della Nazionale, al fianco di Patrick Fischer.
Luca Gianinazzi invece, è solo alla sua seconda stagione come head coach, la prima completa L'anno scorso ha condotto i suoi ai Playoff, passando dai Pre Playoff, uscendo di scena nei quarti di finale contro il Ginevra Servette che è poi andato fino in fondo laureandosi campione svizzero.
L'MVP della Lega è a Lugano
Il capitano del Lugano, Calvin Thürkauf, è stato votato come «giocatore più prezioso» (MVP), con un ampio margine sui suoi colleghi. Ha ricevuto infatti 20 voti su 26 possibili, dai capitani e allenatori di National League. Il secondo classificato, il capocannoniere del campionato Marcus Sörensen, del Friborgo, ha ricevuto solo sei voti.
Thürkauf e Spacek sono stati premiati quali Top Scorer delle loro compagini, con il giocatore del Lugano davanti al collega in fatto di punti e reti realizzate: 60 punti (28 gol) contro 50 punti (17 gol).
Ambrì porta più tifosi allo stadio
Un derby cantonale, nello specifico quello ticinese, non vive solo di statistiche e nomi altisonanti in pista. Il rumore dei tifosi, il calore della pista non sono certo elementi trascurabili, tanto meno in un derby.
Non potendo valutare il calore delle due tifoserie, possiamo però dire che la Gottardo Arena è stata frequentata da una media di 6'463 spettatori a partita, con una percentuale di occupazione del 95.40%. La Cornèr Arena per contro, ha visto una presenza media di 5'071 spettatori, con una percentuale di occupazione del solo 75.32% - solo Kloten ha fatto peggio.
Quando si parla delle stracantonali tuttavia queste statistiche non valgono. I due derby disputati a Lugano hanno fatto registrare il tutto esaurito, ovvero con 6'733 spettatori. A casse chiuse anche le due sfide giocate alla Gottardo Arena, con 6'775 presenti per partita.
L'Ambrì propone il video social più accattivante
Le società, in preparazione alla prima sfida di stasera, hanno pubblicato entrambe un video per aumentare ancor maggiormente - se ve n'è bisogno - il pathos dei propri tifosi.
Il video proposto dalla società biancoblù è senza dubbio di più forte impatto. Si affida alle peculiarità del club di montagna, alla passione dei tifosi, al suo uomo faro, figlio della Valle, Inti Pestoni. Racconta la storia di generazioni, alle quali appartiene il club.
Il Lugano, nel suo video, si avvale della presenza dei suoi stranieri più di spicco, Thürkauf, Joli e Carr, inserendo anche immagini del coach ticinese Gianinazzi, dei tifosi e concludendo con lo slogan «Gioca, lotta e vincerai».