La National League ha regalato 11 sfide nel corso del fine settimana. Oltre alle quattro formazioni già qualificate per i Playoff, rimane l'incertezza di chi segue.
Il fine settimana di National League ha regalato non poche sorprese, curiosità e giocate di alta classe, oltre che confermare lo status quo nella lotta alla conquista degli ultimi quattro posti a disposizione per disputare i Playoff.
Zugo, Zurigo e Davos non tremano
Lo Zurigo si è dimostrato implacabile nel corso del weekend - ZSC vs Langnau 3-0, ZSC vs Biel 5:2 - mentre lo Zugo, dopo aver perso venerdì contro il Berna, ha ribadito subito il suo primato strapazzando il Friborgo per 5-0. Il Davos, terzo in classifica e già qualificato per i playoff, ha faticato oltremodo per aver ragione dell'Ambrì nel match di giovedì, per poi piegarsi due giorni dopo ai colpi del Rapperswil, che continua la sua dignitosissima 'preparazione' in vista dei Playout.
Il Ginevra ha staccato il ticket
Tre punti incasellati dal Ginevra a Lugano, che hanno permesso ai romandi di staccare il biglietto per i playoff senza però mettere in mostra una prestazione convincente.
Bienne e Losanna convincono a metà
Il Bienne, quinto in classifica, ma sempre ancora discontinuo, ha dapprima travolto il Berna con un secco 4-0, prima di farsi annichilire dallo Zurigo ventiquattro ore dopo. Situazione e posizione (sesto posto) immutata per il Losanna che ha giocato una sola partita, persa in casa contro il Lugano.
Chi ha forse più da recriminare è proprio la formazione di Serge Pelletier, che venerdì sera è riuscita per la prima volta in stagione a battere il Losanna, per poi perdere 24 ore a Lugano per mano del Ginevra. Sotto le curve della Corner Arena infatti gli uomini del canadese Pelletier hanno fatto il bello e il brutto tempo: prima servendo il disco a Wingels che ha freddato Zurkirchen per l'uno a zero. Poi la premiata coppia Klasen-McIntyre ha confezionato la rete del pareggio annullando la difesa dei ginevrini, e infine, il portiere del Lugano ha lasciato scivolare in rete un disco non certo imprendibile.
A Friborgo non si smette di crederci
Il Friborgo - che ha sempre ancora due partite in meno del Lugano e una in meno del Berna - venerdì sera, si è sbarazzato del Rappi per poi farsi travolgere dalla prima della classe il giorno dopo.
Le bernesi
Il Langnau ha perso un'altra occasione per uscire dalla crisi e dimostrare di poter lottare per i playoff: terza sconfitta consecutiva stavolta per mano dello Zurigo che ha battuto i tigrotti alla Hilfis. La squadra di Ehlers ha sì due partite in meno di Lugano e Ambrì, e una meno del Berna, ma non si può non ricordare che i tigrotti hanno perso sei delle ultime sette sfide.
Il Berna, nonostante l'arrivo di Kossman sembra proprio non riuscire a vincere almeno due sfide consecutive. I campioni in carica hanno dapprima battuto lo Zugo (2-1) per poi cadere clamorosamente a Bienne il giorno dopo (4-0 per i Seeländer).
Ad Ambrì non si molla
I tifosi biancoblù non mollano, la squadra non smette di crederci, mentre la classifica dice che l'Ambrì - sempre undicesimo - è a soli quattro punti dalla riga, ma...
Già, ma il Friborgo, ottavo, ha giocato due sfide in meno dei leventinesi, che devono ora sperare in alcuni passi falsi dei burgundi e anche del Berna. Gli uomini di Cereda, dal canto loro, devono collezionare 12 punti nelle ultime quattro sfide...
Una curiosità, una magia e un bentornato in campo, per chiudere questo weekend di hockey nazionale.
La doppia sfortuna di Müller
La magia di Tedenby
«Non mi ha sorpreso più di tanto», ha commentato lo svedese del Davos autore di questa prodezza su rigore che sta facendo il giro del web.
Il ritorno del guerriero
«È stato frustrante rimanere a guardare senza poter giocare». Giovanni Morini è tornato in campo dopo più di otto mesi di assenza per infortunio. Il Lugano avrà bisogno anche di lui.