Dopo il ritiro di Lugano e Davos dal progetto dal Ticino Rockets, l'Ambrì sta cercando un alleato per sostenere il peso finanziario del progetto. Le trattative con il Langnau sono promettenti. La faccenda deve comunque far riflettere.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Lugano e Davos si sono ritirati dal progetto Ticino Rockets.
- L'Ambrì, per continuare ad avere un Farm Team in serie cadetta, deve trovare un altro alleato.
- I presidenti di Ambrì e Rockets confermano di essere in trattative con il Langnau.
Il progetto Ticino Rockets è nato nel 2016 per permettere al Biasca di giocare in Swiss-League (promozione conquistata sul campo al termine della stagione 2016-2017), ad Ambrì-Piotta e Lugano di avere un Farm Team in cui far crescere i propri giovani prima di lanciarli in National League.
Nel frattempo Lugano e Davos (i grigionesi si erano aggiunti al progetto nel 2019) si sono ritirati, lasciando l'Ambrì ad assumersi da solo l'intera spesa di circa 1,5 milioni del club di Swiss League.
L'Ambri non ha però i soldi per gestire un Farm Team. E ora?
Da un punto di vista sportivo i Rockets hanno alle spalle sette anni di esperienza, durante i quali, solo una volta hanno raggiunto i pre-playoff. Scarso pure l'interesse del pubblico che si attesta su una media di 114 spettatori a partita (anche quando in campo, sul fronte avversario, si presentava Linus Klasen).
Eppure Ticino Rockets è una storia di successo. È qui che Luca Cereda e Jan Cadieux hanno imparato il mestiere di allenatore, da qui alcuni giocatori hanno potuto spiccare il volo verso team di National League (l'ultimo della lista è Marco Zanetti che ha più che convinto nel corso della sua prima stagione a Lugano).
Urge una soluzione immediata per salvare i Rockets
Rockets e Ambrì devono ora trovare una soluzione in fretta, entro la fine di aprile, finanziariamente e sul fronte della logistica. Dal punto di vista finanziario infatti l'Ambrì ha bisogno di un partner che aiuti a sostenere i costi. Aspetto logistico: la sede di Biasca è rivendicata dalla squadra femminile delle Ambrì-Girls. Bellinzona potrebbe essere una soluzione.
«I Rockets mi stanno mangiando le energie, l'anima e il cuore. Dobbiamo trovare una soluzione questa settimana. Altrimenti, i Rockets non esisteranno più», così ha parlato il presidente dell'Ambrì Piotta Filippo Lombardi.
Intanto, come anticipato prima dal sito Watson e poi dalla RSI, potrebbe essere il Langnau il salvatore del progetto ticinese. ll direttore sportivo dei tigrotti dell'Emmental, Pascal Müller, ha confermato l'esistenza di intensi colloqui con l'Ambrì (sempre secondo Klaus Zaugg). Filippo Lombardi, interpellato, afferma: «Sì, è vero, siamo in trattative intense con il Langnau».
Presidente Mottis: «Confermo discussioni con il Langnau»
Anche il presidente dei Rockets, Davide Mottis, ha confermato le voci, martedì alla RSI: «Cercavamo una collaborazione con un altro club di NL dopo l'uscita di Lugano e Davos, e nelle ultime settimane si sono intensificate le discussioni con il Langnau. Confermo un interesse da parte loro, però non c'è nulla ancora di definito. L'obiettivo è di trovare una soluzione entro la fine della settimana. Stiamo lavorando sui dettagli e siamo fiduciosi. Sarebbe importante per il progetto».
Ricordiamo che il Langnau si distingue come club di formazione (vedi la scelta di Brian Zanetti, cresciuto nelle fila del Lugano) e non ha, ancora, un suo Farm Feam sul quale appoggiarsi. Sarebbe dunque un ottimo affare anche per i bernesi poter inviare giocatori in Ticino per la formazione e il perfezionamento.
Il Lugano ha abbandonato il progetto
Intervistato dalla RSI, Hnat Domenichelli, direttore sportivo del Lugano, ha detto che il nuovo coach Luca Gianninazzi «non ha paura di mettere in pista i giovani». Ma senza i Rockets, i posti a disposizione per i ragazzi usciti dal settore giovanile in una squadra ambiziosa come il Lugano, saranno sufficienti?
«La Federazione ha cambiato il regolamento e l'Under 20-Elit diventa Under 22, quindi potremo tenere i giovani fino a quell'età. C'è inoltre l'obiettivo di rinforzare le leghe junior e con questa soluzione si può fare, ora tocca a noi club muoverci in questo senso», ha detto sempre Domenichelli.
Röstigraben Ticinese
Così, dopo 7 anni, il progetto di un unico team ticinese in Swiss League si è arenato. Forse per incomprensioni tecnico-tattiche? Per contributi finanziari non condivisi? Oppure per un vecchio fantasma che ancora aleggia nel Cantone al sul della Alpi chiamato campanilismo?
Così, potrebbe essere un altro club di periferia, di una delle regioni strutturalmente più deboli della Svizzera, a venire in soccorso dei Ticino Rockets.
Una vicenda che sembra così allargare la profonda, eterna e a volte feroce rivalità tra Ambrì-Piotta e Lugano, creando un Röstigraben in salsa ticinese, che a differenza di quello nazionale, non ha una sua linea geografica delimitante. Una faccenda che non può che generare riflessioni di vario genere, sapendo che potrebbe essere un club bernese a mantenere vivo il progetto trans-ticinese di formazione nell'hockey su ghiaccio.