Era il 17 gennaio del 2008, e Rick Nash - che è stato anche del Davos - s'involò tutto solo, facendo sembrare birilli traballanti i due difensori di Phoenix, prima di ricordare al portiere avversario che contro i marziani l'artiglieria non serve.
Rick Nash è stata una delle grandi star della NHL per quindici anni, durante i quali ha giocato più di mille partite, incasellando oltre 800 punti.
Lo ricordano con piacere anche gli amanti dell'hockey svizzero e i tifosi del Davos, in special modo durante il lock-out nel 2004-2005 e in quello successivo, nel 2012: con i grigionesi, al servizio di Arno Del Curto, il canadese mise a referto 91 punti in 86 partite.
Ma in questi giorni lo celebriamo per il suo gol più spettacolare tra i 437 messi a segno in carriera. Era il 17 gennaio del 2008 quando i suoi Blue Jackets sfidarono in casa Phoenix. Quella sera, Nash entrò nel libro degli «Immortali», facendo letteralmente impazzire il suo pubblico con un'azione in solitario che non può non essere rivista.
«Rick Nash è l'unico giocatore che ha mantenuto me e molti tifosi interessati ai Blue Jackets. Ho dichiarato più volte che senza di lui questa squadra non sarebbe nemmeno a Columbus. Per anni, da solo, ha fatto sì che i tifosi venissero allo stadio», scriveva un giornalista tifoso della franchigia di Columbus, che dovette però salutare il suo campione nel 2013, quando, rientrato dalla Svizzera, si accasò a New York, deliziando per sei anni i tifosi dei Rangers.
Il canadese terminò la sua carriera a Boston, nel 2018, quando aveva 36 anni.