Ricatto Caso Pogba: procedimento giudiziario a Torino

SDA

30.8.2022 - 16:34

Paul Pogba in una foto del 2019 quando giostrava ancora nel Manchester United
Paul Pogba in una foto del 2019 quando giostrava ancora nel Manchester United
Keystone

Un procedimento giudiziario è stato avviato dalla procura di Torino sul caso di Paul Pogba, il calciatore in forza alla Juventus che ha denunciato alle autorità francesi di essere vittima di un ricatto.

Non si conoscono i termini della questione al vaglio dei magistrati dell'Esagono e nemmeno le eventuali ipotesi di reato ma è verosimile che si tratti della medesima vicenda.

Secondo l'emittente francese RMC Sport, Pogba è stato davvero vittima dei suoi estortori, che lo hanno minacciato fino a fargli pagare 100'000 euro. Questo non li avrebbe minimamente accontentati, dal momento che l'ulteriore richiesta di denaro al giocatore della Juventus è stata di 13 milioni di euro. Stando a quanto ha appreso l'emittente, nell'interrogatorio del 9 agosto scorso davanti agli inquirenti francesi, il centrocampista ha ammesso che, dopo parecchie pressioni subite a partire dal mese di marzo, fra cui la richiesta di 13 milioni di euro, aveva cominciato a versare grosse somme di denaro e persone da lui frequentate in passato.

In totale, Pogba afferma di aver pagato 100'000 euro, pensando di guadagnare tempo e accontentare in qualche modo gli estorsori. I quali, al contrario, hanno insistito con l'iniziale, enorme, somma richiesta, giungendo a far arrivare le loro pressioni sul giocatore fino all'estero, prima in Inghilterra, poi in Italia.

A quel punto, senza più sapere cos'altro fare, Pogba ha sporto denuncia prima in Italia, poi in Francia, dove la magistratura ha aperto un'inchiesta. Stando alle informazioni di RMC, il giocatore ha escluso davanti agli inquirenti qualsiasi storia legata a stregoneria o «marabout» per lanciare un «malocchio» contro il compagno di nazionale Kylian Mbappé, al contrario di quanto afferma il fratello di Pogba, Mathias, che afferma di avere in mano le prove. Il giocatore sostiene invece che queste sue «vecchie conoscenze» ritengono che lui sia debitore nei confronti di chi «lo ha protetto per anni», di chi «ha garantito la sua sicurezza».

In Francia, l'indagine preliminare attualmente aperta potrebbe sfociare nell'affidamento del dossier ad un giudice istruttore già nei prossimi giorni.

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