Natalie Grabow è stata la prima donna a tagliare il traguardo nella categoria 80-84 in occasione del terribile Ironman delle Hawaii. Vi raccontiamo la sua impresa leggendaria.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Natalie Grabow, americana di 80 anni, ha vinto la terribile Ironman delle Hawaii nella sua categoria.
- La signora del New Jersey ha coperto i 3,8 km di nuoto, i 180 km di bicicletta e i 42 km di corsa in 16 ore, 45 minuti e 26 secondi.
- «Sono così fortunata a poter fare questo, quindi gareggio con gratitudine», ha detto l'atleta ottuagenaria.
- Gli organizzatori del campionato mondiale Ironman l'hanno definita «un'icona della resistenza».
Cominciamo col dire che pochissimi possono competere in una gara che prevede 3,8 chilometri di nuoto (in acque libere), seguiti da 180 in bici e conditi da una maratona finale, sì, ulteriori 42 chilometri di corsa.
Lo sportivo medio amatoriale arriverebbe a metà percorso stremato, i più allenati, tra i quali i professionisti, terminano al limite delle loro forze.
Parliamo di adulti, nel pieno della loro vigoria fisica. Il record femminile appartiene alla britannica Lucy Charles Barclay, che a 31 anni, nel 2023, ha terminato la gara hawaiiana in 8 ore, 24 minuti e 31 secondi.
Ma la storia di oggi è un'altra, ancor più incredibile, se si può.
«Sua maestà» Natalie Grabow
Natalie Grabow di Mountain Lakes, nel New Jersey, è diventata la donna più anziana ad aver completato il Campionato mondiale Ironman alle Hawaii. Lei di anni ne ha infatti 80.
L'atleta americana è stata la prima donna nella categoria 80-84 anni a tagliare il traguardo a Kona nel fine settimana, in quella che è la più grande gara di triathlon su lunga distanza al mondo, con atleti provenienti da tutto il globo che hanno trascorso l'anno precedente cercando di guadagnarsi un posto ambito.
La signora Grabow, alla sua decima partecipazione, ha completato i 3,8 km di nuoto, i 180 km di bicicletta e i 42 km di corsa in 16 ore, 45 minuti e 26 secondi.
«È il percorso che conta, gareggio con gratitudine»
A «Reuters», prima della gara, l'80enne ha detto: «Tutti noi che pratichiamo sport siamo competitivi e vogliamo ottenere buoni risultati, ma è il percorso che conta».
«Se sei un atleta di questa fascia d'età, raramente le persone ricordano come sei andato in una gara, ma ricordano che avevi un atteggiamento positivo, un sorriso sul volto ed eri soddisfatto del tuo impegno. Sono così fortunata a poter fare questo, quindi gareggio con gratitudine».
È una donna «resiliente» e «disciplinata»
La sua allenatrice Michelle Lake l'ha descritta come «resiliente» e «disciplinata», elogiando il suo approccio costante all'allenamento.
«È competitiva. Non gareggia solo contro i suoi coetanei, ma studia anche gli uomini della sua fascia d'età e trova il modo di batterli», ha detto.
Gli organizzatori della gara hanno celebrato il risultato di Grabow, definendola «un'icona della resistenza» e sottolineando la sua determinazione con la frase «l'età è solo un numero» sui social media.
Le altre 1'700
Nel campo professionale, la debuttante norvegese Solveig Lovseth ha vinto il Campionato del Mondo in 8 ore, 28 minuti e 27 secondi, con la britannica Kat Matthews seconda e la campionessa del 2024 Laura Philipp, tedesca, giunta terza.
La gara maschile si è svolta a settembre.
Più di 1'700 atlete di diverse fasce d'età hanno completato la gara sotto un caldo torrido e un'elevata umidità, mettendo alla prova i limiti di ogni atleta.