Kosovo, qualificazioni Mondiali Tre Paesi del suo gruppo non lo riconoscono

SDA

7.12.2020 - 22:49

Kosovo's national football team players attend a training session in Pristina on October 5, 2020. - It's just football, some say, but for Kosovo, one match means much more -- not only a step closer to the re-scheduled Euro 2020 but also international notice as an independent country. The breakaway territory that declared indepedence from Serbia in 2008 will make its debut in play-offs on October 8, against neighbouring North Macedonia, hoping to present itself on the sport's top table for the first time. (Photo by Armend NIMANI / AFP) (Photo by ARMEND NIMANI/AFP via Getty Images)
AFP via Getty Images

Allontanato per le regole Fifa dal Gruppo A delle qualificazioni mondiali, che comprende la Serbia, il Kosovo è stato inserito nel Gruppo B, dove però ugualmente vi sono tre Paesi che non ne riconoscono l'indipendenza. 

L'indipendenza di Pristina non è infatti riconosciuta dai governi di Spagna, Grecia e Georgia, tre Nazionali inserite nel gruppo del Kosovo.

Circostanza questa destinata a sollevare possibili problemi politici e diplomatici. E' possibile infatti che i tre Paesi chiedano di giocare non a Pristina ma su un campo neutro, come avvenuto con l'Ucraina nelle qualificazioni all'ultimo Mondiale, quando l'incontro col Kosovo fu disputato a Tirana, in Albania. Il sorteggio odierno ha inserito il Kosovo nel gruppo della Serbia, ma il regolamento Fifa prevede di non far incontrare Paesi rivali sul piano politico, e il Kosovo è stato così dirottato sull'altro Gruppo. La Serbia non riconosce l'indipendenza proclamata il 17 febbraio 2008 dal Kosovo, che continua a considerare parte del proprio territorio e sua provincia meridionale a maggioranza di popolazione albanese. Nel 1998-1999 un conflitto armato fra l'Esercito di liberazione del Kosovo (Uck) e le forze serbe di Slobodan Miloservic provocò migliaia di morti e profughi. A porre fine alla guerra furono i bombardamenti Nato contro la Serbia della primavera 1999. Dal 2011, con la mediazione Ue, è in corso un dialogo per arrivare a una normalizzazione dei rapporti tra Belgrado e Pristina. Nell'Unione europea, oltre a Spagna e Grecia, non riconoscono il Kosovo Romania, Cipro e Slovacchia.

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