Noè Ponti non ce l'ha fatta a far parte degli 8 migliori nei 200m delfino ai Giochi di Tokyo.
Al ticinese sarebbe bastato ampiamente il suo nuovo record svizzero (1'55"05) stabilito nelle batterie e invece nella mattinata giapponese il cronometro si è fermato a 1'55"37, tenendolo fuori dalla finale per la miseria di 6 centesimi.
Il miglior tempo lo ha stabilito in 1'52"22 l'ungherese Kristof Milak che, partito fortissimo nella corsia a fianco del locarnese, lo ha disturbato parecchio nella sua manovra, come ha poi affermato ai nostri microfoni, facendolo scivolare al sesto posto nella sua gara, il decimo complessivamente.
Sei centesimi hanno tenuto lontano dalla finale anche Maria Ugolkova nei 200m misti. La ticinese d'adozione ha chiuso la sua prova in 2'10"65, risultando la prima delle escluse.
«Peccato, il nostro sport è così»
«Son contento di aver fatto la mia prima semifinale olimpica ma peccato per la finale perché ce l'avevo, era vicina. Ma alla fine il nostro sport è così e non ci si può fare niente». Queste le prime dichiarazioni di Noè Ponti dopo l'eliminazione nei 200m delfino.
Il 20enne locarnese ha poi spiegato: «La partenza di Milak non mi ha stordito, più che altro ho preso un po' di onde a partire dalla seconda vasca e questo non mi ha aiutato».
Commossa Maria Ugolkova: «Ieri è stata la gara migliore, oggi c'era un po' di emozione per la semifinale olimpica. Ho dato il meglio ma non è bastato».
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