Maratoneti giapponesi; vere leggende Ricoperto d'oro nonostante il secondo posto

bfi

27.2.2018

Yuta Shitara
Yuta Shitara
Keystone

Il giapponese Yuta Shitara non ha vinto la maratona di Tokyo, ma non è certamente andato a casa a mani vuote, avendo intascato quasi 100’000 franchi per aver stabilito il nuovo record nazionale sulla distanza.

Shitara è arrivato secondo, alle spalle del “solito” keniano, con il tempo di 2 ore 6 minuti e 11 secondi; 41 secondi dietro Chumba, il vincitore.

Il premio è stato offerto dall’Associazione giapponese degli industriali, che intende incentivare maggiormente gli atleti di punta del Paese così da poter competere per l’oro in occasione delle Olimpiadi estive di Tokyo del 2020.

Da decenni i maratoneti giapponesi stabiliscono i migliori tempi alla mondo sulla distanza, secondi solo agli africani delle grandi pianure del Kenia e dell’Etiopia. Le grandi compagnie del Sol Levante pagano profumatamente i loro corridori: ogni grossa compagnia ha un certo numero di atleti che competono entro i confini del Paese, portando in alto il nome del vincitore e del suo “datore di lavoro”.

Fenomeno sconosciuto nel resto del globo, i maratoneti giapponesi sono delle vere e proprie leggende, capaci anche di arricchirsi assai con i denari delle varie Honda, Hitachi, Konica, Toyota …

A cavallo di anni ottanta, si narra che qualche metro dopo il rifornimento dei gemelli Takeshi e Shigeru So c’era la corsa a raccogliere da terra le loro borracce vuote. In pochi secondi si erano trasformate da anonimi oggetti in plastica a memorabilia.

Classifica uomini maratona Tokyo 2018

1. D. Chumba (Ken) 2h05’30”; 2. Shitara 2h06’11”; 3. A. Kipruto (Ken) 2h06’33”; 4. G. Kipketer (Ken) 2h06’47”; 5. Inoue 2h06’54”; 6. F. Lilesa (Eti) 2h07’30”.

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