Fu il primo nero campione dei pesi massimiRocky chiede aiuto a Trump per riabilitare Jack Johnson
bfi
24.4.2018
Sylvester Stallone chiede l'aiuto di Trump per riabilitare il primo pugile nero della storia capace di diventare campione dei pesi massimi
Jack Johnson nacque Galveston il 31 marzo 1878, da una famiglia povera di ex schiavi. Dal 1908 al 1915 difese il titolo di campione del mondo della boxe dei pesi massimi e soprattutto fu il primo atleta nero a fregiarsi di tale titolo. Johnson combattè sul ring fino all'età di 60 anni. La International Boxing Hall of Fame lo ha dichiarato uno dei più grandi pugili di ogni tempo.
La sua incredibile storia è pure finita nelle sale cinematografiche. Ma Jack Johnson è tornato oggi alla ribalta delle cronache per motivi che poco hanno a che fare con lo sport che tanto amava. Nel 1913, infatti, Johnson fu condannato per "immoralità" per aver trasportato una donna bianca oltre i confini di Stato , nonostante quella donna bianca fosse a quel tempo la sua fidanzata.
Nel 1915 Johnson fuggì poi in Inghilterra per sfuggire alla pena, ma rientrato alcuni anni dopo dovette scontarla con un anno di prigione. A diverse riprese, nel corso degli anni, i familiari di Johnson ne chiesero la riabilitazione. Richieste fatte a diversi presidenti americani, tra i quali anche Barack Obama; ma non se ne fece mai nulla.
Oggi, su sollecitazione di Sylvester Stallone, la questione è tornata d'attualità. Il popolarissimo attore - Rocky e Rambo su tutti - ha chiesto direttamente all'amico Donald Trump l'aiuto per continuare il processo di riabilitazione di Jack Johnson, primo campione nero dei massimi.
Certo è che il dipartimento federale di giustizia preferisce investire il suo tempo sui vivi, ma il presidente Trump ha fatto capire tramite Twitter di mostrare un certo interesse per la storia di uno dei più grandi pugili di sempre. "Stallone ha condiviso la sua storia con me, Johnson ha avuto processi e sofferenze molto forti e una vita complessa e controversa".