L'uomo più veloce di sempre potrebbe tornare in pista se a chiederglielo fosse il suo ex coach.
Di ritorni dal 'pensionamento' sportivo di grandi personaggi ce ne sono stati, eccome. Da Michal Jordan che lasciò il basket per due anni per un calo di motivazione, al grande giocatore di hockey Mario Lemieux, che a 32 anni - e due operazioni alla schiena alle spalle - decise di ritirarsi per ritornare due anni dopo.
Il calcio ha conosciuto il ritiro del brasiliano Zico, che prestò servizio nel suo paese quale ministro dello sport prima di rimettere gli scarpini per deliziare il pubblico giapponese, e come dimenticare l'ex ciclista statunitense Lance Armstrong - poi spogliato di ogni suo trofeo e record per uso continuato di doping - che si ritirò dalle competizioni nel 2005 per ritornare al Tour de France nel 2008 con la squadra dell'Astana.
Stavolta, il possibile ritorno potrebbe interessare l'uomo più veloce di sempre, il re dello sprint, il giamaicano Usain Bolt.
Se Glen Mills me lo chiedesse ...
L'oggi 33enne Bolt, che si congedò dall'atletica nel 2017, ha rivelato alla rivista Variety, che sarebbe disposto a tornare in pista se glielo chiedesse il suo ex coach Glen Mills.
«Se Mills mi dovesse proporre di ritornare a gareggiare lo farei, in quanto credo molto in lui», ha detto l'otto volte campione olimpico.
Usain Bolt detiene tutt'oggi il record del mondo sui 100 e 200 metri piani, e tale rimarrà ancora per un po'.
Sprinter oltre i trent'anni
I 33 anni di Bolt, anche in una disciplina esplosiva come lo sprint su pista, non devono trarre in inganno: Edwin Moses, conquistò la medaglia di bronzo nei 400 metri ad ostacoli ai giochi olimpici di Seul nel 1988 all'età di 33 anni mentre il namibiano Frankie Fredericks, conquistò l'argento sui 200 metri nella Coppa del Mondo di atletica alla bella età di 35 anni.
Bolt non è più tornato in pista dal 2017, alle prese con vari tentativi di diventare un calciatore professionista e intento a tenere viva la sua immagine. «Il mio coach si esalterebbe troppo se dovessi aggirarmi in pista, perciò ci giro alla larga», ha proseguito il giamaicano.
Neo-papà
Nel frattempo Usain Bolt è diventato papà, di un bambina nata a maggio di quest'anno. «La paternità è un affare più duro del battere dei record del mondo», ha scherzato Lightning Bolt.
«Sono uno che dorme molto e mi sto abituando ad alzarmi a tutte le ore. Sto migliorando e imparando molto».