Molti esprimono la propria opinione a proposito del possibile rientro di Roger Federer alle competizioni dopo l'ennesimo problema fisico: Joe McEnroe, lo ha fatto a modo suo.
Era l'anno 1992, quando John McEnroe, a Melbourne, batté il campione in carica Boris Becker al terzo turno, prima di essere sconfitto ignobilmente dallo spagnolo Wayne Ferreira in semifinale.
Da quel momento le sconfitte si accumularono e al termine della stagione, a 33 anni, lo statunitense decise di ritirarsi dal Tour, eccezion fatta per un fugace ritorno in singolare al torneo di Rotterdam nel 1994 - perse al primo turno - e per i tornei di doppio, che continuò a disputare con discreto successo fino al 2006.
L'oggi 62enne ne sa dunque qualcosa in fatto di longevità sui campi da tennis, anche se nel singolare - dove sei solo e devi coprire tutto il campo - McEnroe smise di giocare all'età in cui Federer vinse l'Australian Open, Wimbledon, gli US Open e le ATP Finals nello stesso anno.
Federer: «Non sono un illuso»
Oggi, Federer di anni ne ha 40, e dopo una breve apparizione a Wimbledon, è tutt'ora in una fase di recupero dall'ultimo, ennesimo problema al ginocchio destro.
«La mia prospettiva è cambiata rispetto a qualche anno fa, non sono un illuso», ha detto il basilese di recente al magazine GQ.
«Tutto ciò che riuscirò a fare d'ora in avanti sarà soltanto un ulteriore bonus. Non esiste un piano preciso per il mio rientro nel circuito. Prima dovrò tornare a camminare correttamente, poi inizierò a correre e solo a quel punto l’attenzione potrà spostarsi sul tennis. L'idea è quella di tornare in campo l’anno prossimo, anche se non posso sapere esattamente quando».
McEnroe: «Mi auguro possa concludere la carriera in modo ideale»
Interrogato di recente sul momento che sta vivendo il Maestro, John McEnroe, oggi commentatore e opinionista, oltre che capitano del team 'Resto del Mondo' di Laver Cup, ha risposto con la stessa cruda decisione con la quale affrontava le partite di tennis.
«Roger Federer è un'icona assoluta del tennis e dello sport in generale, ma adesso ha 40 anni», ha esordito lo statunitense.
«Per intenderci, avere 40 anni nel tennis è come averne 65 in qualsiasi altro lavoro. Mi auguro che Roger sappia bene cosa fare e riesca a concludere la sua carriera in maniera ideale», ha concluso colui che in carriera ha trionfato sette volte in un torneo del Grand Slam.